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Un saluto da Roma

5 partecipanti

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1Un saluto da Roma Empty Un saluto da Roma Gio Ott 06, 2011 1:17 pm

Angiolillo

Angiolillo

Ciao.
Sono Andrea Angiolino, dopo qualche tentativo artigianale e adolescenziale mi sono accostato al tridimensionale con il WRG Antico 5a edizione, nella primavera del 1980. Ho giocato diversi periodi storici e anche fantasy, ma soprattutto tanti boardgame su mappa esagonata (e non). Da autore ho pubblicato qualche gioco, incluso qualche esagonato e anche un gioco di miniature (Wings of War) ma senza la complessità dei veri wargame.
Saluti a tutti!
Andrea

http://www.angiolino.info

2Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Gio Ott 06, 2011 6:05 pm

Il Giglio



Benvenuto fra noi Andrea,interessante il tuo curriculum, puoi specificare meglio i tuoi "prodotti"....pubblicizza pure senza ritegno.

Ciao.

3Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Gio Ott 06, 2011 7:14 pm

Angiolillo

Angiolillo

Grazie dell'invito.

Beh che dire... Sulle simulazioni e affini ho lavorato fin dagli esordi. Il mio primo gioco è stato cacciatori di Viverne, un boardagme su mappa esagonata di scontri aerei fantasy: draghi, aquile, pegasi, tappeti volanti, elefalchi e... appunto viverne. Nato per risolvere gli scontri aerei in una campagna a sette giocatori di Warhammer (prima edizione - prima ancora che GW esistesse, lo pubblicava la Citadels) giocata per telefono, gli avevo dato poi autonomia di gioco a sé stante.

Un wargame esagonato in effetti lo avevo già pubblicato sulla fanzine La voce del drago: riproduceva la Battaglia dei Cinque Eserciti, da Lo Hobbit di Tolkien. Poi è riapparso in varie sedi, fra cui il numero 50 della rivista Kaos. Sempre su Kasos ho pubblicato vari giochini da rivista; altri sono apparso su E Giochi e su altre testate ancora.

Nel 1991 ho ideato Obscura Tempora, un gioco di carte medievale ma adattabile al fantasy. Bocciato dai principali distributori italiani che hanno detto che era una follia, perché "chi ama medio evo e fantasy gioca ai giochi di ruolo, non comprerà MAI un gioco di carte". Il mio editore mirava a 1.000/1.500 copie, ha rinunciato. Due anni dopo gli stessi distributori si sono contesi i diritti di un gioco di carte fantasy la cui edizione italiana ha venduto 160.000 mazzi base nel primo anno. Ora non dico che Obscura Tempora poteva fare altrettanto, ma secondo me uno ogni 100/160 di quegli acquirenti poteva anche comprarselo, e la nostra tiraturimna l'avremmo piazzata. Pazienza, il gioco è uscito anni dopo in italiano, francese, tedesco e inglese grazie a Rose & Poison.

Nel 1994, il Ministero dell'Aeronautica ha commissionato a Gregory Alegi e me "La Squadriglia degli Assi", simulazione su mappa esagonata della guerra aerea 1915-1918 sul fronte italiano. L'ha poi pubblicata in allegato al Notiziario Giovani della Rivista Aeronautica.

Sempre con Gregory, uno dei più autorevoli storici dell'aeronautica italiana, avevo pubblicato l'anno prima "Il Gobbo Maledetto", un libro-gioco a bivi sugli aerosiluranti della 2a guerra mondiale. La curiosità è che i vari eventi del racconto erano illustrati con decine di foto d'epoca (40 nella prima edizione della Demetra, 100 nella seconda della Novecento GeC). Ma su libri-gioco e giochi di ruolo non vi tedio oltre perché suppongo siano fuori tema. Diversi hanno però ambientazione storica... o quasi.

All'epoca ho iniziato a curare la collana I Giochi del Duemila, con vari giochi di ruolo e libri-gioco tascabilissimi. Tra i wargame tridimensionali il parodistico "Atlantic Wars" di Roberto Gigli e una riedizione del navale della 2a g.m. "Posto di combattimento" del professor Alberto Santoni. In seguito a ciò ho trovato alcuni stampi della mitica Atlantic, la ditta italiana dei soldatini su cui è cresciuta la mia generazione, e ho convinto la Nexus Editrice a rimetterli in produzione con un sorprendente successo in Italia e all'estero.

Nel 1996 ho pubblicato "Warhammer Adventures", boardgame modulare ambientato nel cupo mondo fantasy di warhammer. E' stato allegato a puntate ai fascicoli "Warhammer" in edicola, pubblicati da Nexus/Games Workshop/Hobby & Work.

Nel 2004 è uscito "Wings of War", gioco di carte sui duelli aerei sviliuppato con Pier Giorgio Paglia. E' andato bene e nel 2007 è diventato anche un gioco di miniature, sdoppiandosi in versione 1a guerra mondiale e 2a guerra mondiale (con sconfinamenti in conflitti adiacenti come la rivoluzione russa, la guerra greco-turca, vari conflitti nell'est europeo a prima guerra mondiale appena finita, la guerra civile spagnola, la guerra sino giapponese). Oggi si chiama Wings of Glory e lo pubblica la Ares Games. Per ora ha venduto 100.000 scatole e 400.000 accessori circa, in una quindicina di lingue.

L'anno prossimo esce Sails of Glory, analogo gioco navale napoleonico progettato con Andrea Mainini. Se andrà bene ne faremo versioni ambientate anche in altre epoche.

Nel frattempo ho collaborato a riviste e scritto libri. Il più completo è forse il Dizionario dei giochi Zanichelli, compilato con Beniamino Sidoti in quasi dieci anni di lavoro: coper tutta la terminologia dei giocatori e parla anche di wargame e simulazioni. Ma soprattutto è, oltre che un dizionario, un manuale pratico che spiegha centinaia di giochi.

Una lista più ampia di miei giochi è su BoardGameGeek:

www(punto)boardgamegeek(punto)com/geeklist/2063/the-origins-of-my-games-andrea-angiolino

Un sito che elenca i miei giochi, libri, CD-Rom e altro è www(punto)angiolino(punto)info ma mentre vi scrivo il database è offline.

Grazie dell'attenzione,

Andrea




http://www.angiolino.info

4Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Ven Ott 07, 2011 7:51 am

tridente.bologna



Maestro fai di me ciò che vuoi cheers

Veramente complimenti, un curriculum impressionante!
il racconto delle tue esperienza mi ha incuriosito molto, posso farti alcune domande?

Qual è il motivo che ti anima? Per te è più un "gioco" o un "lavoro"?

5Un saluto da Roma Empty re Ven Ott 07, 2011 10:23 am

Il Giglio



Complimenti per le esperienze accumulate.......Very Happy e per il curriculum di tutto rispetto, mi ricordo che negli anni 90 leggevo Kaos e gli articoli da te citati andrò a rileggermeli con maggiore attenzione e un filo di Amarcord(?).

6Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Ven Ott 07, 2011 1:18 pm

Angiolillo

Angiolillo

Maestro è troppo, lasciamo questa qualifica a pochi grandi e a chi insegna nelle elementari... ooops, nelle primarie si dice adesso?

Kaos era una rivista grandiosa... peccato che non ci sia più. Io ho anche fondato la "gemella" GiocAreA, assieme a Roberta Barletta e Domenico Di Giorgio, dedicata a giochi da tavolo e wargame: purtroppo non è durata molto. Ma è stata una bella esperienza.

Per me questa è una passione, prima che un lavoro. Sono felice di essere riuscito a farne un mestiere e di vivere facendo giochi, come altri amici che si sono costruiti lavori incentrati sulle loro passioni: ma è anche vero che giochi come Wings of War li faccio per il piacere di farli, mettendoci molte più energie e tempo di quello che sarebbe ragionevole se li affrontassi per dovere professionale. Poi magari rendono anche, ma non c'è il calcolo fra tempo, energie e remunerazione che si fa di solito per valutare se accettare un lavoro o no.

Tieni conto per esempio che il contratto per il dizionario Zanichelli dei giochi prevedeva la consegna entro un paio d'anni di un testo lungo un milione di caratteri. Ci abbiamo lavorato dieci anni e abbiamo consegnato quasi sette volte tanto, per la passione e la voglia di approfondire al meglio... Wink

http://www.angiolino.info

7Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Ven Ott 07, 2011 5:15 pm

GianniPN

GianniPN

Ciao Andrea
e benvenuto nel forum!!!
Era ora che ti iscrivessi ... ... Razz Wink Razz

http://www.armatitalia.weebly.com

8Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Sab Ott 08, 2011 4:44 pm

tridente.bologna



Visto che sei una persona molto gentile e disponibile continuo con le mie domande, sperando di non diventare troppo pesante Smile

Com'è il rapporto con le case editrici? Furono loro le prime a contattarti o viceversa?

Nel mondo delle miniature mi sto accorgendo che anche quelli che ci sembrano grandi "colossi" alla fine si reggono su aziende "semifamiliari". Per il boardgame vale la stessa cosa? Sai a volte si tende a mitizzare ciò che ci interessa.

E ora una domanda un po' cattiva Twisted Evil . Ti sei mai sentito come se stessi per vendere l'anima al diavolo?

9Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Sab Ott 08, 2011 6:11 pm

Angiolillo

Angiolillo

Ciao!

Era ora ma... ignoravo. Da quando ho scoperto il forum ci ho messo pochissimo a iscrivermi! Wink

Di norma sono io che mi propongo e cerco editori. Di persona, per posta, alle fiere italiane ed estere... Poi talvolta sono stato cercato. Magari da aziende con cui avevo già lavorato, come quando la Nexus mi ha chiesto di sviluppare due giochi da tavolo e un gioco di ruolo su Dragonball/Dragonball Z.

Ho lavorato con grandi e con piccoli, con duraturi e con meteore poi sparite più o meno in fretta. Che dire... "Donne e editori, gioie e dolori!" Difficile generalizzare. Mediamente comunque le cose vanno bene, se no avrei smesso da tempo.

Il panorama italiano più interessante è comunque in mano ad aziende medio-piccole. Sono piccole realtà come daVinci e Nexus ad aver fatto i risultati più interessanti (500.000 pezzi venduti di Bang!, La Guerra dell'Anello partrita in prima tiratura in 80.000 copie in 8 lingue nonostante l'entità e il prezzo impegnativi). Sono più agili e attenti di aziende grandi come Editrice Giochi o Clementoni, "sedute" sull'attività dei loro creativi interni e ben poco dinamiche rispetto alle esigenze del mercato estero. Certo sono editori con pochi dipendenti e poche persone, e lì conta molto l'abilità di chi ha in mano l'azienda più che la forza economica.

Vendere l'anima al diavolo... Mai con i giochi di cui parliamo, nati per passione e pubblicati quasi sempre esattamente come li volevo (mi viene in mente solo un caso di un gioco da tavolo modificato dall'editore senza un mio vero coinvolgimento nelle decisioni finali). A volte con i giochi su commissione, per promozione o formazione o fiere, o per giochi televisivi o su rivista... Quelli fatti per puro mestiere, non quelli diretti ai giocatori come quelli di cui stiamo parlando qua. E poi a volte le due cose si incontrano, non vanno necessariamente in conflitto: come quando la Stream (oggi Sky TV) mi ha chiesto giochi interattivi e le ho fatto un videogioco internet sui duelli aerei e un cartone animato a librogame.

Un saluto da Roma 074

http://www.angiolino.info

10Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Sab Ott 08, 2011 6:57 pm

Talbot

Talbot


- Congratulazioni; leggerti è stato come vedere dietro le quinte decenni di attività ludica italiana. Tutto - o molto - di quello che avreste voluto sapere ma che ...Very Happy

- ti sei occupato di giochi di comitato ?

- Tipo quelli di Andreotti giudicato dopo morto , La riunione di famiglia dei Windson , La decisione su Gallipoli di Affinati ?

- Ciao

11Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Sab Ott 08, 2011 8:45 pm

Angiolillo

Angiolillo

I giochi di comitato li seguo con interesse fin da quando Tacconi, Zotti e Affinati li hanno introdotti in Italia. E mi sono occupato dei Murder Party, i giochi polizieschi che spesso, nel loro intreccio di obiettivi secondari, si configurano come giochi di comitato veri e propri e che comunque hanno modalità di gioco simili.

Come autore ho fatto pochissimo, giusto un paio di casi per il gioco Agatha realizzato con la C.UnS.A. che era appunto una sorta di Murder Party, a un certo punto anche acquistato da Rai Tre per cui abbiamo fatto una puntata pilota.

Come curatore/redattore ho fatto pubblicare vari giochi di Mancini & Teragnoli nonché dello stesso Affinati su GiocAreA, su Kaos e nella collana de I Giochi del Duemila, un caso di Agatha su E Giochi e un intero libro dedicato ai Murder Party di Remo Chiosso dalla Novecento GeC. Più che cercare di farne io, ho cercato di valorizzare quelli fatti da altri più bravi di me.

http://www.angiolino.info

12Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Sab Ott 08, 2011 9:46 pm

Talbot

Talbot


-
a un certo punto anche acquistato da Rai Tre per cui abbiamo fatto una puntata pilota.

- grazie, sempre interessante; la RAI poi ha lasciato morire queste sperimentazioni ? peccato se si pensa alle potenzialità dei giochi ed alle risorse della tecnologia grafica moderna.

13Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Sab Ott 08, 2011 9:52 pm

Angiolillo

Angiolillo

Credo fosse il 1994, più o meno. Ai tempi ha lasciato perdere il nostro come tanti altri "numeri zero" fatti nello stesso periodo, per motivi credo più di questioni interne che per la qualità degli stessi...

http://www.angiolino.info

14Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Sab Ott 08, 2011 10:23 pm

Talbot

Talbot


- c'era forse di mezzo tale Parascandolo ?

15Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Sab Ott 08, 2011 10:33 pm

Angiolillo

Angiolillo

Il nome non mi è affatto nuovo. Io però in quel caso non ho seguito gli aspetti istituzionali e amministrativi. Ho lavorato alla preparazione e alla registrazione del numero zero con giocatori come Toni Garrani e Armando De Razza, non in uno studio RAI ma in quello di un produttore esterno.

http://www.angiolino.info

16Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Sab Ott 08, 2011 10:59 pm

Talbot

Talbot


- grazie, buonanotte, ciao !

17Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Lun Ott 10, 2011 7:22 am

tridente.bologna



Grazie ancora delle tue risposte. In sincerità mi aiutano anche a comprendere alcune cose di questo mondo e di... me stesso Embarassed

Visto che tu rispondi, io continuo Wink

Come ti nascono i regolamenti? Lavori da solo o in Team?

18Un saluto da Roma Empty Re: Un saluto da Roma Lun Ott 10, 2011 3:03 pm

Angiolillo

Angiolillo

L'ispirazione di un gioco da tavolo creato per il mercato è sempre individuale. Nasce l'idea di far volare una carta sul tavolo con delle carte freccia, ecco la meccanica di Wings of War. Viene l'idea di un segnalino da muovere comune per tutti, anziché un segnalino a testa come avviene di solito; ci si chiede chi possa essere questo segnalino e si sceglie fra Pinoccio, Odisseo, Orlando... Ecco la base per il gioco da tavolo Ulysses.

Poi spesso scelgo di lavorare a quattro, sei o anche più mani con altri allo sviluppo. Ci sono più teste e più idee, il gioco si arricchisce. Si portano a frutto competenze diverse. Ciascuno lima e rivede criticamente le idee degli altri, e il gioco "cresce" meglio.

Diverso può essere il caso di giochi fatti per mestiere...

Ma ora che ci penso, mi hanno fatto di recente una simile domanda e la risposta dettagliata è qua:

http(due punti)//www(punto)rill(punto)it/?q=node/399

http://www.angiolino.info

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