Da Hadrumentum, Annibale marciò con la sua armata verso un posto chiamato Zama “… una città che sorge a circa 5 giorni di marcia a Ovest di Cartagine …” (XV, 5, 3 Polibio)
Nella Tunisia dell’antichità c’erano cinque luoghi chiamati Zama, ma quello a cui si riferisce Polibio è stato individuato nei pressi di una città che si trova a Seba Biar a circa 13 km ad Est di Zanfour.
Il primo giorno si ricorda per l’incontro tra i due condottieri e il loro famoso colloquio.
Ma all’alba del secondo giorno i due eserciti si disposero per la battaglia.
Annibale Barca poteva contare su circa 36.000 fanti, 4.000 cavalieri e circa 80 elefanti
(Polibio XV, 3, 6; 11, 1; 14, 9)
Schierò elefanti e fanteria leggera sul fronte.
In prima linea i mercenari con al fianco sinistro la cavalleria numida e su quello destro la cavalleria cartaginese; una seconda linea era formata da leve puniche e/o africane; qualche passo più indietro sistemò i suoi veterani.
(alcune fonti parlano anche di circa 4.000 macedoni venuti in suo soccorso contro l’oppressore romano, ma in questa ricostruzione non ne terremo conto!)
Publio Cornelio Scipione comandava 23.000 fanti che comprendevano le due legioni esiliate in Sicilia, composte dai sopravvissuti di Canne, ora chiamate V e VI legione, due alee italiche e circa 1.500 cavalieri.
L’alleato Massinissa “offrì” circa 6.000 fanti e 4.000 cavalieri
(Polibio XV, 5, 12; Tito Livio, XXX, 29, 4)
Tipico lo schieramento romano:
Hastati in prima linea con a sinistra la cavalleria romana/italica e a destra i numidi di Massinissa
Principes in seconda e Triarii in terza linea.
(alcune fonti riportano la presenza di circa 900 fanti e 600 cavalieri facenti parti delle tribù berbere, ma in questa ricostruzione non ne terremo conto!)
L’immagine seguente riproduce la fase iniziale della battaglia:
Molti concordano che l’esito della battaglia di Zama cambiò il corso della storia mondiale.
Polibio (XV, 9, 2) afferma che:
“ … i Cartaginesi combattevano per la propria sopravvivenza e per il possesso dell’Africa, i Romani per l’impero e la sovranità universale …”