Anno 186 a.C. 12.000 galli transalpini valicano le alpi in Friuli e si insediano sul fiume Aquilis nella bassa friulana.
Dopo infruttuose trattative con i romani il console M. Claudio Marcello viene inviato al comando di un esercito consolare per ricacciarli.
Per evitare ulteriori invasioni Roma decide di fondare Aquileia nel 181 a.C. ed invia tre proconsoli (ex consoli) cioè Publio Scipione Nasica, Gaio Flaminio e Lucio Manlio Acidino con 3.000 famiglie di coloni.
Anno 179 a.C.Fomentati dalle popolazioni dei galli carni, altri 3.000 galli transalpini attraversano le alpi in Friuli e calano nella pianura minacciando Aquileia.
Il senato invia Lucio Manlio Acidino, uno dei tre fondatori di Aquileia eletto nuovamente console nel 179 assieme al fratello adottivo Quinto Flavio (caso unico di due consoli fratelli) a scacciare oltreconfine i galli transalpini "con l'ordine di rintracciare e punire coloro, che gli avevano consigliati ed eccitati a valicare le alpi"
(L'Italia avanti il dominio dei romani - Giuseppe Micali vol. IV)
(Notizie tratte da Tito Livio XL 53)
La Legio VI Ferrata rappresenterà un distaccamento militare romano inviato da Aquileia nel 179 a.C. per verificare che nella zona di Iulium Carnicum (l’odierna Zuglio) non ci siano più galli transalpini e per dare un monito ai galli carnici di quella zona a non incitare più nel futuro i galli transalpini ad invadere il Friuli.