beh... il tutto è ben spiegato sull'ultimo numero di dadi e piombo nell'intervista, inoltre c'è la pagina di facebook Miniatur Attak! ma posso aggiungere il seguente "comunicato stampa":
Esistono due tipi di wargame: lo STORICO, che appassiona maschi adulti intorno ai 40 anni, ed il FANTASY che appassiona i ragazzini.
Fondamentalmente si tratta dello stesso hobby, ma si diversifica soprattutto per l’approccio, l’immagine ed il linguaggio.
Il tipo storico è fondato su fatti realmente accaduti ed è dominato da tabelle che riportano dati su dati, il fantasy, pur avendo dati e tabelle, ha un modo di riportare le stesse, molto più personalizzato, fantasioso ed intuitivo, ma con tante “licenze poetiche”.
Partendo dal presupposto che la storia, è avvincente e fantastica tanto quanto il fantasy con l’aggiunta dell’ingrediente “verità” che la rende impagabile, Massimo Bavieri l’autore del gioco ad un certo punto si è chiesto: “Ma com’è che i ragazzi preferiscono immedesimarsi in personaggi inventati, invece che capire ed immaginare il trisnonno che ha fatto l’Italia?”
La risposta è stata semplice: LINGUAGGIO!
Miniatur Attak! Dunque si pone l’obiettivo di divenire la risposta “storica” ai regolamenti della Game Workshop.
C’è da dire che il background dell’autore (oltre alla passione per storia e soldatini) è di tutto rispetto, soprattutto per quanto riguarda il mondo dell’infanzia e della comunicazione (ex direttore di una rivista nazionale, maestro sportivo, animatore di eventi, re-enactor, pubblicitario e fumettista… insomma un mix esplosivo di competenze che ha dato vita a questo rivoluzionario sistema di gioco).
La sfida è stata: proporre un tema complesso come il periodo napoleonico verso un pubblico di ragazzini. Sfida vinta di prepotenza, come dimostrato dal successo ottenuto dalla tournée di animazione e dimostrazioni fatta con questo gioco per fiere e manifestazioni di paese.
Difatti lo slogan che accompagna la promozione di questo nuovo sistema di wargame è: “Gioca a soldatini con tuo figlio!”
D’altronde non è questa una grandissima aspirazione di ogni soldatinaro che sia nel contempo anche padre? Certamente l’alternativa è che il padre si presti a giocare con orchi e vampiri, ma non crediamo sia la via preferita, non ora che c’è Avancarika.
“Avancarika” è il nome del regolamento specifico per il periodo storico Napoleonico (e coi moschetti in genere) che utilizza il sistema di gioco “Miniatur Attak!” (che in progetti futuribili si estenderà anche ad altri periodi storici).
Come funziona Avancarika?
Per cominciare è un gioco a “carciofo” ovvero parte semplice da zero a spiegare le cose, non dando nulla per scontato o già acquisito dal lettore, per poi mano a mano “sfogliandolo” farsi sempre più complesso.
Poi il linguaggio è molto divulgativo, giovane e utilizza accostamenti con la vita reale (per spiegare certe dinamiche di una battaglia, si prendono ad esempio situazioni della vita moderna come lo sport o la scuola dell’obbligo, con paragoni molto efficaci).
Altro punto di forza del sistema è stato liberarsi dei “fardelli matematci”: Con orgoglio in copertina uno slogan cita “dadi numerici free”. Probabilmente infatti questo è l’unico wargame al mondo che non utilizza i dadi numerici, liberando il giocatore dai calcoli mentali e dalle tabelle.
Al posto dei dadi numerici vi sono dei dadi colorati con simboli e icone, mille volte più intuitive, mille volte più facili e veloci da usare.
Per la prova morale o i tiri di cannone si usa una girandola con un disco a spicchi colorati che riportano dati, ancora più veloci da applicare alla partita.
In poche parole il manuale di gioco, una volta letto (4 anni per scriverlo ma solo un paio d’ore per leggerlo), diventa superfluo consultarlo, perché sono gli “strumenti di gioco” a darci le informazioni sul corso della “mini battaglia” e non le tabelle (che peraltro non ci sono) in esso riportato.
L’autore con i suoi consulenti e collaboratori, le ha studiate tutte, per raggiungere una priorità ben fissata fin dall’inizio: rendere superfluo il manuale!
Un po’ come il bravo genitore che cresce il figlio in modo che esso ben presto non abbia più bisogno di lui… ci vuole vero amore per arrivare a ciò.
La giocabilità ne guadagna moltissimo. Diventa anche molto più facile spiegare il gioco ad un nuovo giocatore (anche se bambino) … Facciamo l’esempio che venga a trovarvi un amico, che non è come voi appassionato di storia, il quale vede il tavolo imbandito con le miniature e chiede: “ma come si gioca?” Vi è mai successo? E vi è mai successo di non sapere da dove cominciare? Con Miniatur Attak! Gli si può dire di sedersi e cominciare a provare a muovere un reggimento e fare un piccolo scontro… e giocare subito! Provate a farlo con un regolamento napoleonico “classico” se ne siete capaci…
A maggior ragione, questo gioco è ottimo per iniziare quei soldatinari che, pur essendo esperti di pittura e collezionismo non hanno mai avuto un rapporto dinamico coi propri soldatini, cosa che invece un wargame di questo genere è in grado di dare: i soldatini prendono vita, si muovono e compiono gesta eroiche… oppure figure barbine, dipende: giocare per credere!