Incoraggiato da un amico di Vada e scopertone un altro a due passi da me anche lui affetto da tale male mi son deciso a legger il primo fumetto in assoluto di DAGO ambientato in pieno 1500 giusto giusto per le guerre d'Italia.
Dago
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nome originale Dago
Alter ego Cesare Renzi
Autori
Robin Wood (testi)
Alberto Salinas (disegni)
Editore Editorial Columba
Apparizione 1980
Editore it. Eura Editoriale
1ª apparizione it. 1983
1ª app. it. in Lanciostory
Editorial Columba
« E poi ti darò un nuovo nome per la tua nuova vita... vediamo... ti chiamerò... Dago... Sì! Splendido nome. Dopotutto, questa Daga è stata come una madre per te. Ti ha fatto nascere a nuova vita... ora non hai più un passato... »
(Il dialogo in cui si spiega l'origine del nomignolo del personaggio)
Dago è un fumetto in bianco e nero creato da Robin Wood e Alberto Salinas, pubblicato a partire dal 1980 sulla rivista argentina Nippur Magnum, edita dall'Editorial Columba.
Viene pubblicato in Italia a partire dal 1983 sul settimanale Lanciostory, pubblicato dalle Edizioni Lancio, poi diventate gruppo Eura Editoriale. Successivamente è stato ristampato in diversi inserti omaggio di Skorpio, nel mensile Ristampa Dago e nella collana di volumi cartonati a colori Euracomix. Altre avventure inedite del personaggio sono pubblicate dal 1995 sul monografico bonellide da edicola Dago.
La stampa italiana iniziò da partire dal 1983 sul settimanale Lanciostory, di Edizioni Lancio (che in seguito diventarono il gruppo Eura Editoriale). Dal 1995 iniziò la stampa in stile monografico bonellide da edicola intitolato solamente Dago, che presenta storie fuori cronologia.
A partire dal 2002 è in edicola la testataRistampa Dago, un bonellide che pubblica in ordine cronologico le storie di Dago apparse su Lanciostory (e già ristampate negli inserti di Skorpio). A partire dal 104° volume, le pagine del fumetto sono diminuite (i capitoli sono scesi da otto a cinque) per ricollegarsi con i capitoli su Lanciostory.
Nel 2009 è stata resa nota la scaletta delle uscite relativa all'iniziativa dei quotidiani del Gruppo Caltagirone (Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino) dedicata a Dago che si divide in 12 volumi. Questi costituiscono una ulteriore ristampa delle prime avventure del personaggio in ordine cronologico. In altre parole la nuova collana ristampa i primi Euracomix dedicati a Dago. Inoltre i volumi sono stati messi in vendita a ritmo mensile nelle fumetterie e nelle edicole tra la fine del 2009 e i primi mesi del 2010. Il successo della pubblicazione è stato tale che la Aurea Editrice (succeduta alla defunta Eura) ha annunciato che nel 2010 verranno pubblicati altri 6 volumi di questa collana.
Trama
Dago è un nobile veneziano di nome Cesare Renzi, figlio primogenito ed erede della nobile casata dei Renzi, dignitari della Repubblica di Venezia. Il padre di Cesare scopre un complotto organizzato ai danni della Repubblica dal nobile turco Ahmed Bey e dal mercante greco Kalandrakis, con la complicità di due veneziani molto in vista.
Mentre il padre di Cesare espone i suoi sospetti al Principe Bertini, il braccio destro del doge, egli confida tutto al suo miglior amico, Giacomo Barazutti. Tuttavia, anch'essi sono coinvolti nel complotto, e decidono di eliminare il nobile Renzi e tutta la sua famiglia, incluso Cesare.
Cesare viene pugnalato alla schiena dallo stesso Barazutti e il suo corpo buttato in mare, mentre dei sicari attaccano palazzo Renzi uccidendo chiunque vi si trovi e lasciando alcuni falsi documenti che indicano nello stesso Renzi il misterioso complice del complotto.
Cesare viene recuperato da una nave turca di mercanti di schiavi, e gli viene dato il nome di "Dago", per via della daga conficcata nella schiena.
Vive come schiavo presso i turchi dove impara presto le piccole astuzie che gli consentono di sopravvivere, giorno dopo giorno, al fine di avere la possibilità di compiere quella che è divenuto il suo unico scopo nella vita: vendicarsi degli assassini della sua famiglia.
Affrancatosi dalla schiavitù grazie al pirata arabo Barbarossa (Khayr Al-Din), Dago viene inviato a servire il Sultano Solimano, divenendo così un "rinnegato" per non consentirgli di tornare in patria, visto che conosce bene molte città, le flotte e la consistenza delle difese turche. A Costantinopoli si unisce al corpo dei giannizzeri, élite dei combattenti turchi; qui gli viene dato il soprannome di "giannizzero nero", per via del colore dei suoi abiti ma soprattutto della sua anima. Per caso incontra Kalandrakis, uno dei responsabili del massacro della sua famiglia, e lo affoga nella fontana del palazzo di Barbarossa. In seguito, durante il suo viaggio verso Vienna, Dago incontra Vlad Tepes, chiamato anche Dracula, ed è grazie a quest ultimo che riesce ad avvicinarsi ad Ahmed-Bey ed ad ucciderlo. In Abissinia riesce a tagliare le mani all'ex-amico Giacomo Barazutti, il quale in preda alla paura ritorna a Venezia per avvertire Bertini. Quest'ultimo, intenzionato a farla finita con Dago, cerca di ucciderlo, ma ogni volta fallisce miseramente. A questo punto, Dago raggiunge Venezia, dove riesce ad avvicinarsi a Bertini, ma riesce unicamente a ferirlo ad una mano.
Nel corso della storia, Dago incontra i grandi personaggi del Mondo di quell'epoca: Barbarossa, Solimano, il Gran Visir Ibrahim, Francesco I di Francia, sua sorella Margherita d'Angoulême, il Conestabile di Borbone, l'imperatore Carlo V, il cavalier Baiardo, Giovanni dalle Bande Nere, Michelangelo Buonarroti...
Coinvolto suo malgrado nel Sacco di Roma, organizza la difesa della città papale con l'aiuto di Benvenuto Cellini: dopo la caduta della città, Dago si trova a vagare nella città razziata dai predoni luterani e accorre in aiuto di tre donne che poi scopre essere la moglie e le figlie di Bertini. Mentre le tre donne rimarranno grate a Dago, questo evento sarà motivo di ulteriore odio da parte del Principe, odio che culminerà in un tentativo di omicidio durante una visita alla città di Lucca. Visto fallire l'assassinio grazie alla benevolenza che i lucchesi mostrano per Dago, Bertini morirà di terrore in seguito alla notizia che Dago sta andando da lui con lo scopo di ucciderlo.
In seguito, viene esiliato nel Nuovo Mondo, dal quale riesce a fuggire solo dopo numerose avventure. Tornato ad Algeri si unisce alla Compagnia della Spada, un’antica società di spadaccini e paladini della libertà, per uccidere Barazzutti a Padova. Tuttavia Barazzutti fugge, lasciando solo una lettera per Dago che si lascia alle spalle la città per continuare le sue avventure.
Nel corso delle sue avventure, Dago si trova a combattere quasi tutte le guerre europee, a volte per un esercito, a volte per un altro, a volte come eroe super partes, sempre rispettato (e a volte temuto) dai potenti che trovano in lui un uomo deciso, non avido (quindi non corruttibile), ma soprattutto un uomo giusto.
Carattere del protagonista
Dago da nobiluomo vanesio e amante della bella vita, diventa un uomo duro e incredibilmente forte durante il suo periodo di schiavitù; si allena spesso con la spada coltivando la sua grande abilità che già possedeva ai tempi in cui viveva a Venezia.
Le vicende luttuose della sua giovinezza, così come il lungo periodo di schiavitù, lo hanno segnato rendendolo cinico, disincantato.
Dago afferma spesso di vivere solo per ottenere un giorno la sua vendetta. Affronta quindi l'esistenza con l'ironico distacco di chi non ha più nulla da perdere. È tuttavia molto sensibile nei confronti degli umili e bisognosi, avendone condiviso il destino, e ama prendersi gioco dei potenti in ogni possibile occasione.
Conosce nuove donne pressoché in ogni episodio ma non si ferma quasi mai nello stesso posto a lungo, per evitare vendette dei suoi molti nemici su persone a lui care. L'unico rapporto amoroso davvero duraturo, seppur quasi sempre a distanza, è quello con Antonia de Medina dè Medici, salvata da Dago durante l'assedio di Roma e con cui Dago ha un figlio, Cesare de Medina. Altre donne importanti sono Ginetta della Barca, promessa sposa di Cesare Renzi durante la sua vita veneziana, la quale pur avendo sposato Barazutti è rimasta innamorata di Dago e Margherita d'Angoulême, basata sul personaggio storico (sorella del re Francesco I di Francia), che ama Dago ricambiata pur essendo sposata con un nobile francese.
Gli autori
Robin Wood il creatore delle storie di Dago.
Gli autori del fumetto sono Robin Wood (storia) e Alberto Salinas (disegni). Dal 1997 Alberto Salinas è stato sostituito ai disegni da Carlos Gomez sul settimanale Lanciostory. Sul monografico si alternano vari disegnatori, che hanno assistito prima Salinas poi Gomez i quali sostanzialmente sono i realizzatori dell'impaginazione delle tavole.
Ambientazione geografico-storica
Le avventure di Dago sono imperniate su aspetti centrali della storia europea del XVI secolo. Nel suo vagabondare, infatti, Dago attraversa il Mediterraneo con i corsari turchi, diventando nemico/amico di Barbarossa, partecipa all'assedio di Vienna, tenta di impedire il sacco di Roma da parte dei Lanzichenecchi, conosce Cortez, Machiavelli, Benvenuto Cellini, Nostradamus, perfino il Conte Dracula così come numerosi papi e sovrani, tra i quali Enrico VIII, Francesco I di Valois e Carlo V di Spagna. C'è anche un ampio capitolo nel quale Dago viene costretto a recarsi nel nuovo mondo, dove conosce Francisco Pizarro.
Ci sono alcuni paradossi storici nelle avventure del personaggio. Ad esempio nel periodo che trascorre come schiavo, e successivamente nel corpo dei giannizzeri del sultano, viene a conoscenza del sacco di Roma e della cattura di Francesco I, lasciando intendere quindi che ci si trovi nel 1527, ma nelle storie successive è egli stesso che partecipa a questi due episodi storici vivendoli in prima persona, creando quindi il paradosso temporale. A questo proposito è importante notare come per esigenze narrative, Dago vive prima l'assedio di Vienna (1529), e solo dopo il sacco di Roma (1527). C'è inoltre l'incontro impossibile con Vlad III, in quanto quest'ultimo era già morto (1476) all'epoca nella quale il fumetto è ambientato. Non mancano però riferimenti storici plausibili, come Solimano il Magnifico, oltre ai personaggi illustri già citati. È invece inventato il personaggio del principe Bertini, in quanto il Doge di Venezia che storicamente si trovava in quel periodo alla guida della repubblica era Andrea Gritti.
I riferimenti storici nel fumetto non si limitano unicamente all'introduzione di personaggi dell'epoca e a battaglie realmente avvenute. Un lavoro encomiabile è stato portato anche nella caratterizzazione dei disegni di ambienti e personaggi, presi direttamente da accurati riferimenti storici, come i ritratti realizzati nel periodo. È da notare infatti come personaggi del calibro di Francesco I, papa Clemente VII e Carlo V siano stati disegnati prendendo spunto dai dipinti che li ritraggono. Fa eccezione la caratterizzazione di Margherita d'Angoulême, che nel fumetto risulta molto diversa rispetto al ritratto d'epoca.
Cronologia
Come dichiarato dallo stesso Robin Wood, Dago doveva essere una miniserie, ma il successo riscosso dalle pubblicazioni in patria e le sue successive traduzioni all'estero hanno spinto l'autore a farne un'opera che durasse nel tempo. Nella prima parte della storia, il personaggio affronta alcune tappe importanti.
Personaggi
Durante le sue avventure, Dago incontra sempre nuovi personaggi, dai più potenti ai più umili.
Amici
Khair Ed Din (il Barbarossa): rapporto ambiguo, quello tra Dago e il pirata. Barbarossa ha un grande debito con Dago, che gli ha salvato la vita, ma lo teme. Allo stesso tempo, sa che è tra i pochi di cui lui si possa fidare ed infatti gli affida spesso incarichi importanti, pur minacciandolo continuamente di farlo uccidere. È il classico rapporto amico-nemico. Khair Ed Din è un pirata, il più pericoloso del Mediterraneo ed è assai benvoluto dal Sultano Solimano, al quale garantisce la supremazia marittima. È di origine greca ed aveva un fratello maggiore cui era molto legato. Spesso Dago gli ha messo, più o meno volontariamente, i bastoni tra le ruote.Barbarossa definisce il giannizzero nero come il suo "Miglior Nemico".
Francisco Pizarro: i due si incontrano tramite Cortés. Anche lui partecipa alla fuga di Dago dal rogo. I due si incontrano nuovamente in America e Dago farà parte della spedizione che porterà Pizarro a conquistare l’impero Inca.
Hernán Cortés: il conquistatore del Messico. Dago lo incontra in Spagna mentre Cortés si reca a corte per difendersi dalle false accuse che suoi avversari gli stanno muovendo. Tra i due sorgono immediatamente stima, rispetto e amicizia. Dago lo aiuta a sconfiggere, con l’astuzia e con le armi, i suoi nemici a corte. Insieme a Pizarro lo libera dal rogo al quale è stato condannato dall’Inquisizione.
Benvenuto Cellini: i due si incontrano più volte, l’ultima delle quali poco prima del Sacco di Roma. Partecipa attivamente insieme a Dago alla difesa della città.
[modifica] Nemici
Il Principe Bertini: braccio destro del Doge, capo del complotto contro la famiglia Renzi. È lui che tira le fila della congiura ed è lui a ordinare lo sterminio dei Renzi. Divenuto Doge scopre, dopo l'incontro tra Dago e Barazzuti, che lui e Cesare Renzi sono la stessa persona, successivamente Dago salvò la moglie e la figlia durante il sacco di Roma del 1527. Dopo quest'ultimo avvenimento, Bertini, tenta di liquidarlo. Riesce a far arrestare Dago mentre si trova a Lucca e gli sguinzaglia contro un vero esercito di tagliagole. Appreso il fallimento del suo tentativo, muore per paura a Lucca.
Ahmed Bey: alto dignitario dell’Impero Ottomano, intrattiene rapporti clandestini con il principe Bertini allo scopo di ricavarne profitto danneggiando la Repubblica di Venezia. Personaggio assai potente, risulterà per Dago un osso duro da rodere. Quest'ultimo sarebbe stato infatti assassinato da Ahmed Bey se non fosse stato aiutato da Vlad Tepes (il Conte Dracula storico). È il secondo degli sterminatori della famiglia Renzi a morire, morso dai serpenti velenosi con i quali intendeva uccidere Dago.
Kalandrakis: commerciante greco, spia e doppiogiochista. Informatore, all’insaputa della Repubblica e dell’Impero, di entrambi i rivali. Utilizzato da Bertini per falsificare i documenti che dimostrarono falsamente il tradimento dei Renzi. È il primo a morire. Dago lo uccide, annegandolo, mentre è ospite del palazzo di Barbarossa ad Algeri.
Giacomo Barazutti: è il più grande amico di Cesare Renzi. È lui che lo accoltella nella notte, mentre sta leggendo una lettera in cui suo padre lo informa del tradimento di Giacomo. In seguito sposa la fidanzata di Cesare, Ginetta della Barca, e diventa il factotum del Doge Bertini. Inviato in Abissinia per sostenere l’usurpatore del trono incontra Dago, che gli rivela la sua identità e gli taglia entrambe le mani durante un agguato organizzato da Giacomo per liquidare Dago. Dopo aver complottato con Bertini, riceve la notizia che quest'ultimo è morto a Lucca. Dopo alcuni anni Barazutti è diventato uno degli uomini più potenti d'Italia e giunge a Padova per distruggere la cosiddetta Compagnia della Spada. Dago si unisce alla compagnia e giunge a Padova per uccidere Giacomo che però riesce a fuggire e tornare a Venezia. Vive a Venezia, ormai in preda al terrore aspettando la conclusione della vendetta di Cesare.
Dago
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nome originale Dago
Alter ego Cesare Renzi
Autori
Robin Wood (testi)
Alberto Salinas (disegni)
Editore Editorial Columba
Apparizione 1980
Editore it. Eura Editoriale
1ª apparizione it. 1983
1ª app. it. in Lanciostory
Editorial Columba
« E poi ti darò un nuovo nome per la tua nuova vita... vediamo... ti chiamerò... Dago... Sì! Splendido nome. Dopotutto, questa Daga è stata come una madre per te. Ti ha fatto nascere a nuova vita... ora non hai più un passato... »
(Il dialogo in cui si spiega l'origine del nomignolo del personaggio)
Dago è un fumetto in bianco e nero creato da Robin Wood e Alberto Salinas, pubblicato a partire dal 1980 sulla rivista argentina Nippur Magnum, edita dall'Editorial Columba.
Viene pubblicato in Italia a partire dal 1983 sul settimanale Lanciostory, pubblicato dalle Edizioni Lancio, poi diventate gruppo Eura Editoriale. Successivamente è stato ristampato in diversi inserti omaggio di Skorpio, nel mensile Ristampa Dago e nella collana di volumi cartonati a colori Euracomix. Altre avventure inedite del personaggio sono pubblicate dal 1995 sul monografico bonellide da edicola Dago.
La stampa italiana iniziò da partire dal 1983 sul settimanale Lanciostory, di Edizioni Lancio (che in seguito diventarono il gruppo Eura Editoriale). Dal 1995 iniziò la stampa in stile monografico bonellide da edicola intitolato solamente Dago, che presenta storie fuori cronologia.
A partire dal 2002 è in edicola la testataRistampa Dago, un bonellide che pubblica in ordine cronologico le storie di Dago apparse su Lanciostory (e già ristampate negli inserti di Skorpio). A partire dal 104° volume, le pagine del fumetto sono diminuite (i capitoli sono scesi da otto a cinque) per ricollegarsi con i capitoli su Lanciostory.
Nel 2009 è stata resa nota la scaletta delle uscite relativa all'iniziativa dei quotidiani del Gruppo Caltagirone (Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino) dedicata a Dago che si divide in 12 volumi. Questi costituiscono una ulteriore ristampa delle prime avventure del personaggio in ordine cronologico. In altre parole la nuova collana ristampa i primi Euracomix dedicati a Dago. Inoltre i volumi sono stati messi in vendita a ritmo mensile nelle fumetterie e nelle edicole tra la fine del 2009 e i primi mesi del 2010. Il successo della pubblicazione è stato tale che la Aurea Editrice (succeduta alla defunta Eura) ha annunciato che nel 2010 verranno pubblicati altri 6 volumi di questa collana.
Trama
Dago è un nobile veneziano di nome Cesare Renzi, figlio primogenito ed erede della nobile casata dei Renzi, dignitari della Repubblica di Venezia. Il padre di Cesare scopre un complotto organizzato ai danni della Repubblica dal nobile turco Ahmed Bey e dal mercante greco Kalandrakis, con la complicità di due veneziani molto in vista.
Mentre il padre di Cesare espone i suoi sospetti al Principe Bertini, il braccio destro del doge, egli confida tutto al suo miglior amico, Giacomo Barazutti. Tuttavia, anch'essi sono coinvolti nel complotto, e decidono di eliminare il nobile Renzi e tutta la sua famiglia, incluso Cesare.
Cesare viene pugnalato alla schiena dallo stesso Barazutti e il suo corpo buttato in mare, mentre dei sicari attaccano palazzo Renzi uccidendo chiunque vi si trovi e lasciando alcuni falsi documenti che indicano nello stesso Renzi il misterioso complice del complotto.
Cesare viene recuperato da una nave turca di mercanti di schiavi, e gli viene dato il nome di "Dago", per via della daga conficcata nella schiena.
Vive come schiavo presso i turchi dove impara presto le piccole astuzie che gli consentono di sopravvivere, giorno dopo giorno, al fine di avere la possibilità di compiere quella che è divenuto il suo unico scopo nella vita: vendicarsi degli assassini della sua famiglia.
Affrancatosi dalla schiavitù grazie al pirata arabo Barbarossa (Khayr Al-Din), Dago viene inviato a servire il Sultano Solimano, divenendo così un "rinnegato" per non consentirgli di tornare in patria, visto che conosce bene molte città, le flotte e la consistenza delle difese turche. A Costantinopoli si unisce al corpo dei giannizzeri, élite dei combattenti turchi; qui gli viene dato il soprannome di "giannizzero nero", per via del colore dei suoi abiti ma soprattutto della sua anima. Per caso incontra Kalandrakis, uno dei responsabili del massacro della sua famiglia, e lo affoga nella fontana del palazzo di Barbarossa. In seguito, durante il suo viaggio verso Vienna, Dago incontra Vlad Tepes, chiamato anche Dracula, ed è grazie a quest ultimo che riesce ad avvicinarsi ad Ahmed-Bey ed ad ucciderlo. In Abissinia riesce a tagliare le mani all'ex-amico Giacomo Barazutti, il quale in preda alla paura ritorna a Venezia per avvertire Bertini. Quest'ultimo, intenzionato a farla finita con Dago, cerca di ucciderlo, ma ogni volta fallisce miseramente. A questo punto, Dago raggiunge Venezia, dove riesce ad avvicinarsi a Bertini, ma riesce unicamente a ferirlo ad una mano.
Nel corso della storia, Dago incontra i grandi personaggi del Mondo di quell'epoca: Barbarossa, Solimano, il Gran Visir Ibrahim, Francesco I di Francia, sua sorella Margherita d'Angoulême, il Conestabile di Borbone, l'imperatore Carlo V, il cavalier Baiardo, Giovanni dalle Bande Nere, Michelangelo Buonarroti...
Coinvolto suo malgrado nel Sacco di Roma, organizza la difesa della città papale con l'aiuto di Benvenuto Cellini: dopo la caduta della città, Dago si trova a vagare nella città razziata dai predoni luterani e accorre in aiuto di tre donne che poi scopre essere la moglie e le figlie di Bertini. Mentre le tre donne rimarranno grate a Dago, questo evento sarà motivo di ulteriore odio da parte del Principe, odio che culminerà in un tentativo di omicidio durante una visita alla città di Lucca. Visto fallire l'assassinio grazie alla benevolenza che i lucchesi mostrano per Dago, Bertini morirà di terrore in seguito alla notizia che Dago sta andando da lui con lo scopo di ucciderlo.
In seguito, viene esiliato nel Nuovo Mondo, dal quale riesce a fuggire solo dopo numerose avventure. Tornato ad Algeri si unisce alla Compagnia della Spada, un’antica società di spadaccini e paladini della libertà, per uccidere Barazzutti a Padova. Tuttavia Barazzutti fugge, lasciando solo una lettera per Dago che si lascia alle spalle la città per continuare le sue avventure.
Nel corso delle sue avventure, Dago si trova a combattere quasi tutte le guerre europee, a volte per un esercito, a volte per un altro, a volte come eroe super partes, sempre rispettato (e a volte temuto) dai potenti che trovano in lui un uomo deciso, non avido (quindi non corruttibile), ma soprattutto un uomo giusto.
Carattere del protagonista
Dago da nobiluomo vanesio e amante della bella vita, diventa un uomo duro e incredibilmente forte durante il suo periodo di schiavitù; si allena spesso con la spada coltivando la sua grande abilità che già possedeva ai tempi in cui viveva a Venezia.
Le vicende luttuose della sua giovinezza, così come il lungo periodo di schiavitù, lo hanno segnato rendendolo cinico, disincantato.
Dago afferma spesso di vivere solo per ottenere un giorno la sua vendetta. Affronta quindi l'esistenza con l'ironico distacco di chi non ha più nulla da perdere. È tuttavia molto sensibile nei confronti degli umili e bisognosi, avendone condiviso il destino, e ama prendersi gioco dei potenti in ogni possibile occasione.
Conosce nuove donne pressoché in ogni episodio ma non si ferma quasi mai nello stesso posto a lungo, per evitare vendette dei suoi molti nemici su persone a lui care. L'unico rapporto amoroso davvero duraturo, seppur quasi sempre a distanza, è quello con Antonia de Medina dè Medici, salvata da Dago durante l'assedio di Roma e con cui Dago ha un figlio, Cesare de Medina. Altre donne importanti sono Ginetta della Barca, promessa sposa di Cesare Renzi durante la sua vita veneziana, la quale pur avendo sposato Barazutti è rimasta innamorata di Dago e Margherita d'Angoulême, basata sul personaggio storico (sorella del re Francesco I di Francia), che ama Dago ricambiata pur essendo sposata con un nobile francese.
Gli autori
Robin Wood il creatore delle storie di Dago.
Gli autori del fumetto sono Robin Wood (storia) e Alberto Salinas (disegni). Dal 1997 Alberto Salinas è stato sostituito ai disegni da Carlos Gomez sul settimanale Lanciostory. Sul monografico si alternano vari disegnatori, che hanno assistito prima Salinas poi Gomez i quali sostanzialmente sono i realizzatori dell'impaginazione delle tavole.
Ambientazione geografico-storica
Le avventure di Dago sono imperniate su aspetti centrali della storia europea del XVI secolo. Nel suo vagabondare, infatti, Dago attraversa il Mediterraneo con i corsari turchi, diventando nemico/amico di Barbarossa, partecipa all'assedio di Vienna, tenta di impedire il sacco di Roma da parte dei Lanzichenecchi, conosce Cortez, Machiavelli, Benvenuto Cellini, Nostradamus, perfino il Conte Dracula così come numerosi papi e sovrani, tra i quali Enrico VIII, Francesco I di Valois e Carlo V di Spagna. C'è anche un ampio capitolo nel quale Dago viene costretto a recarsi nel nuovo mondo, dove conosce Francisco Pizarro.
Ci sono alcuni paradossi storici nelle avventure del personaggio. Ad esempio nel periodo che trascorre come schiavo, e successivamente nel corpo dei giannizzeri del sultano, viene a conoscenza del sacco di Roma e della cattura di Francesco I, lasciando intendere quindi che ci si trovi nel 1527, ma nelle storie successive è egli stesso che partecipa a questi due episodi storici vivendoli in prima persona, creando quindi il paradosso temporale. A questo proposito è importante notare come per esigenze narrative, Dago vive prima l'assedio di Vienna (1529), e solo dopo il sacco di Roma (1527). C'è inoltre l'incontro impossibile con Vlad III, in quanto quest'ultimo era già morto (1476) all'epoca nella quale il fumetto è ambientato. Non mancano però riferimenti storici plausibili, come Solimano il Magnifico, oltre ai personaggi illustri già citati. È invece inventato il personaggio del principe Bertini, in quanto il Doge di Venezia che storicamente si trovava in quel periodo alla guida della repubblica era Andrea Gritti.
I riferimenti storici nel fumetto non si limitano unicamente all'introduzione di personaggi dell'epoca e a battaglie realmente avvenute. Un lavoro encomiabile è stato portato anche nella caratterizzazione dei disegni di ambienti e personaggi, presi direttamente da accurati riferimenti storici, come i ritratti realizzati nel periodo. È da notare infatti come personaggi del calibro di Francesco I, papa Clemente VII e Carlo V siano stati disegnati prendendo spunto dai dipinti che li ritraggono. Fa eccezione la caratterizzazione di Margherita d'Angoulême, che nel fumetto risulta molto diversa rispetto al ritratto d'epoca.
Cronologia
Come dichiarato dallo stesso Robin Wood, Dago doveva essere una miniserie, ma il successo riscosso dalle pubblicazioni in patria e le sue successive traduzioni all'estero hanno spinto l'autore a farne un'opera che durasse nel tempo. Nella prima parte della storia, il personaggio affronta alcune tappe importanti.
Personaggi
Durante le sue avventure, Dago incontra sempre nuovi personaggi, dai più potenti ai più umili.
Amici
Khair Ed Din (il Barbarossa): rapporto ambiguo, quello tra Dago e il pirata. Barbarossa ha un grande debito con Dago, che gli ha salvato la vita, ma lo teme. Allo stesso tempo, sa che è tra i pochi di cui lui si possa fidare ed infatti gli affida spesso incarichi importanti, pur minacciandolo continuamente di farlo uccidere. È il classico rapporto amico-nemico. Khair Ed Din è un pirata, il più pericoloso del Mediterraneo ed è assai benvoluto dal Sultano Solimano, al quale garantisce la supremazia marittima. È di origine greca ed aveva un fratello maggiore cui era molto legato. Spesso Dago gli ha messo, più o meno volontariamente, i bastoni tra le ruote.Barbarossa definisce il giannizzero nero come il suo "Miglior Nemico".
Francisco Pizarro: i due si incontrano tramite Cortés. Anche lui partecipa alla fuga di Dago dal rogo. I due si incontrano nuovamente in America e Dago farà parte della spedizione che porterà Pizarro a conquistare l’impero Inca.
Hernán Cortés: il conquistatore del Messico. Dago lo incontra in Spagna mentre Cortés si reca a corte per difendersi dalle false accuse che suoi avversari gli stanno muovendo. Tra i due sorgono immediatamente stima, rispetto e amicizia. Dago lo aiuta a sconfiggere, con l’astuzia e con le armi, i suoi nemici a corte. Insieme a Pizarro lo libera dal rogo al quale è stato condannato dall’Inquisizione.
Benvenuto Cellini: i due si incontrano più volte, l’ultima delle quali poco prima del Sacco di Roma. Partecipa attivamente insieme a Dago alla difesa della città.
[modifica] Nemici
Il Principe Bertini: braccio destro del Doge, capo del complotto contro la famiglia Renzi. È lui che tira le fila della congiura ed è lui a ordinare lo sterminio dei Renzi. Divenuto Doge scopre, dopo l'incontro tra Dago e Barazzuti, che lui e Cesare Renzi sono la stessa persona, successivamente Dago salvò la moglie e la figlia durante il sacco di Roma del 1527. Dopo quest'ultimo avvenimento, Bertini, tenta di liquidarlo. Riesce a far arrestare Dago mentre si trova a Lucca e gli sguinzaglia contro un vero esercito di tagliagole. Appreso il fallimento del suo tentativo, muore per paura a Lucca.
Ahmed Bey: alto dignitario dell’Impero Ottomano, intrattiene rapporti clandestini con il principe Bertini allo scopo di ricavarne profitto danneggiando la Repubblica di Venezia. Personaggio assai potente, risulterà per Dago un osso duro da rodere. Quest'ultimo sarebbe stato infatti assassinato da Ahmed Bey se non fosse stato aiutato da Vlad Tepes (il Conte Dracula storico). È il secondo degli sterminatori della famiglia Renzi a morire, morso dai serpenti velenosi con i quali intendeva uccidere Dago.
Kalandrakis: commerciante greco, spia e doppiogiochista. Informatore, all’insaputa della Repubblica e dell’Impero, di entrambi i rivali. Utilizzato da Bertini per falsificare i documenti che dimostrarono falsamente il tradimento dei Renzi. È il primo a morire. Dago lo uccide, annegandolo, mentre è ospite del palazzo di Barbarossa ad Algeri.
Giacomo Barazutti: è il più grande amico di Cesare Renzi. È lui che lo accoltella nella notte, mentre sta leggendo una lettera in cui suo padre lo informa del tradimento di Giacomo. In seguito sposa la fidanzata di Cesare, Ginetta della Barca, e diventa il factotum del Doge Bertini. Inviato in Abissinia per sostenere l’usurpatore del trono incontra Dago, che gli rivela la sua identità e gli taglia entrambe le mani durante un agguato organizzato da Giacomo per liquidare Dago. Dopo aver complottato con Bertini, riceve la notizia che quest'ultimo è morto a Lucca. Dopo alcuni anni Barazutti è diventato uno degli uomini più potenti d'Italia e giunge a Padova per distruggere la cosiddetta Compagnia della Spada. Dago si unisce alla compagnia e giunge a Padova per uccidere Giacomo che però riesce a fuggire e tornare a Venezia. Vive a Venezia, ormai in preda al terrore aspettando la conclusione della vendetta di Cesare.