L'altra sera ho visto un dvd imprestatomi da un amico , i Duellanti, film di qualche anzi tanto tempo fà, bello e consigliato alla grande....mama che duello.
Trama
Nell'anno in cui Napoleone Bonaparte prende il potere in Francia il tenente ussaro Armand D'Hubert è comandato di comunicare lo stato d'arresto al suo pari grado, ma di umili origini, Gabriel Feraud a seguito del ferimento del nipote del Sindaco di Strasburgo in un duello; quest'ultimo, disturbato dal collega durante un incontro con una dama del luogo, costringe D'Hubert, col pretesto dell'onore, a battersi con lui venendo ferito ad un avambraccio; le conseguenze sono immediate: Feraud sparge la voce che intende uccidere il rivale e viene avviata, dal generale da cui i due ufficiali dipendono, una commissione d'inchiesta che, a causa del sopraggiungere della guerra, non verrà mai effettuata.
D'Hubert chiede consiglio a Joaquin, un suo amico dottore da lui mandato a Feraud dopo il duello, ed egli risponde che esistono tre possibilità per evitare di battersi nuovamente: la lontananza, la differenza di grado e lo stato di belligeranza della nazione, chiosando scherzosamente "tieniti alla larga da lui, fa più carriera di lui ed abbi fede in Bonaparte". Le vicende dei due soldati, ed indirettamente di Napoleone e della Francia, si snoderanno negli anni successivi, sfidandosi ogni volta che le circostanze lo permettono e non sfugge a questa regola l'incontro avvenuto durante la ritirata dalla Russia dove però, sorpresi da alcuni cosacchi, non esitano a fare fuoco contro di loro, privilegiando, secondo le norme disciplinari e le regole dell'onore, lo scontro tra nazioni.
Dopo la sconfitta nella campagna di Russia ed il conseguente esilio all'Isola d'Elba di Napoleone Feraud decide, dopo il ritorno dell'Imperatore, di seguirlo nuovamente mentre D'Hubert, non credendo al suo tentativo di riprendere il controllo del paese, preferisce non aderire al nuovo corso della Grande Armée e, dopo la sconfitta nella battaglia di Waterloo, Feraud cade in disgrazia mentre D'Hubert continua nella sua carriera, ottenuto il comando di una brigata, nell'esercito monarchico di Re Luigi; ma, saputo della condanna a morte dell'antico rivale, si reca personalmente da Joseph Fouché per eliminare il nome di Feraud dalla lista di coloro destinati alla ghigliottina.
La vicenda tra i due non è tuttavia finita e Feraud, saputo della presenza di D'Hubert nelle vicinanze del luogo in cui vive sotto sorveglianza, gli fa comunicare da due suoi amici la sua intenzione di sfidarlo nuovamente e D'Hubert accetta un duello, memore della promessa fattagli in Russia, con pistola, da svolgersi liberamente con due colpi a testa, dandosi la caccia tra le rovine di un borghetto. Feraud esplode a vuoto i suoi due colpi mentre D'Hubert ne consuma solo uno: a quel punto quest'ultimo ha nelle sue mani la vita del rivale ma non lo uccide e, secondo il codice d'onore, lo "dichiara morto", lasciando andare per la sua strada solitaria l'ex-ufficiale, umiliato e sconfitto, rappresentando idealmente la fine dell'epopea di Napoleone.
I duelli [modifica]