- Leggo su MINIATURES ILLUSTRATED di Novembre 2011 che nella Conventions oltremanica ed USA è usanza sempre più diffusa raccogliere fondi per scopi etici o culturali, esempi:
- il progetto Hououmont : per salvare dal degrado e distruzione il castello che ebbe un ruolo importante a
Waterloo http://www.projecthougoumont.com/ ( guardatevi il video )
- per dare una mano ai veterani e mutilati dell'esercito inglese: http://www.britishlegion.org.uk/
- o ai soldati che sono tornati con problemi psichici: http://www.combatstress.org.uk/
- alla fondazione Komen per la cura del cancro.
http://www.info-komen.org/site/PageNavigator/HQ_PP11_homepage.html
- ed infine c'è GAMERS FOR CURES che organizza della maratone di gioco con offerte e lotterie per sostenre le cure contro la sindrome di Turner ( che ha colpito la figlia di un giocatore )
http://www.gamersforcures.com/
- certo che le manifestazioni del WG in Italia non hanno le dimensioni di massa che hanno nel mondo anglosassone, però credo che anche noi - organizzatori e giocatori - potremmo trovare il tempo ed il modo di coinvolgerci e di coinvolgere in queste iniziative, che mostrerebbero che il nostro hobby non è una fuga dal mondo ma che siamo in grado di girarci dai ns tavoli da gioco verso i problemi del mondo.
- il progetto Hououmont : per salvare dal degrado e distruzione il castello che ebbe un ruolo importante a
Waterloo http://www.projecthougoumont.com/ ( guardatevi il video )
- per dare una mano ai veterani e mutilati dell'esercito inglese: http://www.britishlegion.org.uk/
- o ai soldati che sono tornati con problemi psichici: http://www.combatstress.org.uk/
- alla fondazione Komen per la cura del cancro.
http://www.info-komen.org/site/PageNavigator/HQ_PP11_homepage.html
- ed infine c'è GAMERS FOR CURES che organizza della maratone di gioco con offerte e lotterie per sostenre le cure contro la sindrome di Turner ( che ha colpito la figlia di un giocatore )
http://www.gamersforcures.com/
- certo che le manifestazioni del WG in Italia non hanno le dimensioni di massa che hanno nel mondo anglosassone, però credo che anche noi - organizzatori e giocatori - potremmo trovare il tempo ed il modo di coinvolgerci e di coinvolgere in queste iniziative, che mostrerebbero che il nostro hobby non è una fuga dal mondo ma che siamo in grado di girarci dai ns tavoli da gioco verso i problemi del mondo.