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Il Giglio



Da uno spunto del Max..........(devo smettere di frequentarlo)....

Michael

Rappresenta il Sole nel suo pieno dominio, lungo l’arco splendente del suo percorso. Sul piano umano, l’Arcangelo Michael aiuta il raggiungimento del successo, l’affermazione e facilita la lotta per il superamento degli ostacoli. La tradizione lo vede assimilato a tutto quanto concerne la Potenza nei suoi aspetti positivi. E’ invocato nelle formule per la protezione dai sortilegi e dalle opere di magia nera.
Come Angelo Solare domina la costellazione del Leone ma, essendo anche Signore dell’elemento Fuoco, estende la sua protezione alla triade zodiacale di Ariete, Leone e Sagittario.

Raphael

Associato a Mercurio dalla tradizione cabalistica, è l’Arcangelo che dai tempi più antichi ha in custodia la facoltà di guarire. Anche per i greci Mercurio era il Signore della Medicina: nelle raffigurazioni più antiche, egli tiene in mano una verga sulla quale si attorcigliano due serpenti. Il suo tocco aveva un immediato effetto risanante. Questo il significato occulto: la verga rappresenta la spina dorsale dell’uomo; i due serpenti sono Ida e Pingala (per l’Induismo); il punto da cui i serpenti partono, con le code che si toccano, è Kundalini, nel coccige, la sede dell’energia vitale. Attraverso sette spirali (i sette chakra) i due serpenti si fronteggiano in alto ma non si toccano.
Raphael è il dominatore della costellazione zodiacale della Vergine. Secondo l’astrologia tradizionale, la Vergine è dominata da Mercurio e sotto questo segno abbiamo i migliori custodi della salute: infermieri, farmacisti, ricercatori scientifici. Inoltre, Raphael appartiene all’Elemento Terra e come tale domina anche la triade di segni che ad essa appartengono: Toro, Vergine e Capricorno.
L’influenza di Raphael è fortissima anche nella costellazione dei Gemelli, dominati da Mercurio. In questo segno stimola le facoltà intellettive, poiché i Gemelli sono poco propensi al sacrificio e allo spirito di servizio attivo che è invece molto sviluppato nella Vergine.

Gabriel

L’astrologia esoterica vede l’Arcangelo collegato alla sfera lunare e all’elemento Acqua del Cancro. E’ l’acqua della gestazione, in cui si sviluppa il germe divino che s’incarnerà in ogni embrione umano. Naturalmente è un’acqua simbolica, che non appartiene alla dimensione fisica ma ai piani astrali superiori. E’ l’acqua attraverso cui si intravede il futuro, l’elemento che fa giungere alla mente umana l’intuizione. E’ la precognizione che porta al colpo di genio e alla scoperta scientifica o alla creazione del capolavoro d’arte. Da Gabriel promanano le sconfinate schiere degli Angeli Custodi, i pazienti aiutanti del genere umano: creature che aiutano l’evoluzione della nostra specie ma che, a loro volta, si evolvono attraverso noi.
Dominatore dell’Elemento Acqua, Gabriel estende la sua influenza su Cancro, Pesci e Scorpione.

Anael

E' l’Arcangelo legato alla sfera di Venere. E’ colui che ha in custodia tutto quanto esiste di bello e di armonioso. E’ l’ispiratore degli artisti, colui che fa risuonare alle orecchie degli uomini più sensibili l’armonia delle sfere perché venga riscritta sotto forma di musica da ascoltare attraverso gli strumenti del pianeta Terra. L’influenza che l’Arcangelo venusiano esercita attraverso i suoi Angeli sarà sempre maggiore nel corso degli anni e risveglierà nel cuore degli uomini il sentimento di benevolenza. Lo scopo sarà quello di raggiungere l’amore cosmico, che è ancora molto lontano dalla sfera della comprensione umana.
Anael, appartenendo alla sfera di Venere, domina la costellazione zodiacale della Bilancia e del Toro, ma influenza positivamente l’Acquario e i Gemelli.

Khamael

E' l’Arcangelo dominatore del pianeta Marte. Per i suoi attributi di guerriero in altri testi cabalistici questo ruolo viene assegnato talvolta a Michael. Altri testi modificano ancora lievemente il suo nome in Camael o Samael.
Khamael nella tradizione più rigorosa viene definito "la Mano Destra di Dio", o anche "l’Angelo Punitore", in quanto è colui che amministra la Giustizia Divina, inflessibile nel suo compito. E’ l’osservatore imparziale delle opere dell’uomo, definito il "Signore del Karma". Da lui promanano le schiere di Esseri che "tengono i registri" annotando lo stato del karma per stabilire quali saranno le prove da riproporre agli umani nelle incarnazioni future. La tradizione astrologica gli attribuisce tutte le doti tipiche di Marte: la forza, la combattività, il coraggio, la decisione. Sono gli stessi attributi che gli antichi riconoscevano alla divinità venerata col nome Marte… ma il Marte dei greci non era certamente l’Arcangelo dominatore del pianeta. Fu la veggenza pura dei mortali a far loro comprendere quali erano le caratteristiche dell’Arcangelo; in seguito le riversarono sul "loro" Marte.
E’ il dominatore del segno dell’Ariete.

Sachiel

E' uno degli Arcangeli egoisticamente più invocati dall’antichità ai nostri giorni. Rappresenta l’opulenza, la maestà, la ricchezza, il benessere fisico, il prestigio, il denaro. Sachiel, l’Arcangelo dominatore del pianeta Giove, governatore del segno del Sagittario, non disdegna di aiutare gli umani nel raggiungimento del benessere ma svolge il suo ministero entro i limiti in cui il karma individuale gli permette di intervenire. Nessuno, se non il diretto interessato, con la sua volontà e superando le prove che incontrerà sul suo cammino, potrà modificare il proprio karma.
Sachiel e i suoi Angeli sono gli attenti dispensatori dell’energia-denaro poiché il denaro, come il sangue, è una vera e propria linfa vitale. La sua circolazione deve avvenire in modo equilibrato, come per tutti i fluidi all’interno del corpo umano, senza ristagni, senza carenze e senza emorragie.

Cassiel

E' il dominatore della sfera di Saturno, colui che ha già realizzato il suo piano evolutivo in un’epoca lontanissima, l’antica età dell’Oro o Era Saturnina, di cui gli umani non conservano il ricordo. Dal suo pianeta freddo e (teoricamente) lontano, Cassiel segue con occhio amorevole gli anziani, coloro che come lui hanno portato avanti il loro compito ed assistono da spettatori, e non più da guerrieri, allo svolgersi degli eventi.
Sempre sotto al dominio di Cassiel, denominato anche "Angelo del Silenzio", troviamo tutto quanto è nel sottosuolo: cioè tutto il regno minerale che silenziosamente e in tempi lunghissimi si evolve nella lunga ed incessante marcia "dalle tenebre alla Luce", che del resto è condivisa anche da tutti gli altri regni, compreso quello umano.
Cassiel regge la costellazione del Capricorno, ma ispira lo spirito amorevole della Vergine.

Uriel

L’abbinamento di Uriel con Urano nella tradizione astrologica è abbastanza recente, poiché anticamente si pensava che i pianeti fossero soltanto sette. E’ l’Arcangelo reggente della costellazione dell’Acquario, segno estroverso e rivoluzionario, destinato ad influenzare l’umanità futura. Uriel ben si addice al governo della magia, dell’astrologia e dell’elettronica, tipicamente acquariane. Uriel ha inoltre il controllo sulle forze magiche che presiedono ai bruschi ed imprevisti cambiamenti, non soltanto nel destino dei singoli individui, ma a livello planetario. L’Era Nuova, o Età dell’Acquario, è controllata nel suo rapido susseguirsi di eventi da questo grande Angelo che ha ancora un immenso compito da svolgere nei confronti dell’Umanità.

Asariel

Questo grande Angelo, governatore della sfera di Nettuno, era ben noto agli antichi che gli affidarono il dominio degli oceani. Il culto di Nettuno (protettore dei naviganti) fu mantenuto in vita ancora molto avanti, quando ormai il cristianesimo aveva esteso largamente la sua influenza. Oltre alle distese marine, alle coste e ai naviganti per mare, Asariel estende il suo dominio su coloro che hanno il dono della veggenza, sugli "oracoli".
Asariel, come Nettuno, governa la costellazione dei Pesci.

Azrael

Anche colui che oggi ci è noto come Azrael e a cui è stato assegnato il dominio del "giovane" Plutone, è sempre stato una divinità ben nota gli antichi. La sua funzione principale infatti fu (ma lo è tuttora e lo sarà in futuro) quella di accompagnare nell’aldilà lo spirito dei trapassati. Così l’Arcangelo fu venerato come Anubi, il custode delle porte oscure del regno dei morti; e fu Caronte, il traghettatore delle anime dal mondo materiale a quello invisibile.
Ma Azrael è molto di più. Dalle sue mani nasce il "fiume Lete", l’acqua che dà al trapassato l’oblio sulla vita appena trascorsa e gli permette di riposare in pace. Lui apre all’uomo le porte del Devachan, un luogo di serena beatitudine, in attesa di tornare a reincarnarsi con un compito nuovo, in un nuovo corpo e con una memoria libera di ricordi. E’ dunque ad Azrael che fanno capo le legioni di "aiutatori invisibili" che si pongono accanto alle persone in punto di morte, che le attendono per facilitarne il trapasso e che ne guideranno con dolcezza i primi passi nella dimensione nuova in cui stanno per giungere.
Azrael sviluppa la capacità di sondare il mistero, la ricerca delle leggi inesplorate della natura: una ricerca metafisica, non strumentale, di laboratorio.
E’ l’Arcangelo protettore degli occultisti, intesi non come i mercenari dell’occulto ma viceversa simili agli antichi alchimisti.
Azrael, definito l’Arcangelo del Mistero, domina la costellazione dello Scorpione
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Ultima modifica di Il Giglio il Sab Gen 28, 2012 4:31 pm - modificato 6 volte.

Il Giglio



Gli Angeli Antichi

Molto prima dell’esistenza della Terra, gli Angeli ...



Gli angeli sono più reali di quanto la maggior parte delle persone immagini, e una volta, moltissimo tempo fa, soli essi esistevano.
Nel Vecchio Testamento, Geova (Jahweh) viene chiamato “il Signore degli eserciti”; gli eserciti sono le legioni di angeli. Il Salmo 82,1 afferma che “Dio sta nella congregazione di Dio, Egli giudica fra gli dei.” Qui gli angeli sono dei all’interno dell’unico Dio.
Nelle tradizioni ebraiche e dionisiache ci sono due compagnie iniziali di angeli, i serafini e i cherubini. I serafini sono l’ordine superiore degli angeli e si occupano del trono e dell’altare di Dio. A loro ci si riferisce in vari modi come “quelli che ardono”, i rossi e esseri di fuoco per la loro associazione con il fuoco dell’altare di Dio e il fuoco della verità, in particolare la “prova tramite fuoco” che l’arcangelo Michele esige da ogni anima che cerca di entrare nella Presenza di Dio. Nella Bibbia i serafini vengono menzionati solo in Isaia (6,2 e 6,6) come quelli che circondano il trono di Dio e portano ad Isaia un pezzo di carbone proveniente dal fuoco sull’altare di Dio con cui pulirsi le labbra e purificare il linguaggio. I cherubini vengono menzionati in tutta la Bibbia. Il loro nome deriva dalla parola assira kiruhu che significa “uno che prega, benedice o intercede” ed essi vengono spesso visti come quelli che intercedono fra Dio e gli uomini.
Come secondo ordine degli angeli, i cherubini vengono spesso rappresentati come bambini con 4 ali, mentre i serafini ne hanno 6. L’azzurro è il colore connesso con i cherubini per il loro legame con il cielo, e in alcuni casi, col vento. Nel misticismo egizio, il vento è lo spirito, e una volta inalato, esso diventava respiro, vento personale, col significato della propria anima in opposizione al proprio spirito.
Cayce spiega che gli angeli erano molto attivi perché co-creatori col Creatore e, come tali, crearono gran parte dell’universo che vediamo. Quanto angeli furono creati? Secondo gli egizi, ogni stella nel cielo è la luce di un angelo, e ci sono più stelle nella parte dell’universo che è visibile dalla Terra che granelli di sabbia su tutte le spiagge e tutti i deserti della Terra!
La congregazione degli angeli è organizzata in cori. La lettura 275-35 di Cayce si riferisce in effetti al “coro dei serafini” quando istruisce un giovane sulla sua educazione musicale, facendo rilevare che il “Principe della Pace era arpista” in questo coro.
Ogni angelo fu creato con una capacità o caratteristica e missione unica, e i loro nomi riflettono questo. Per esempio, il nome dell’arcangelo Michele significa “colui che è come Dio”. La sua missione, secondo le letture di Cayce, è fare da “signore o guardiano della Via, non la Via ma il signore della Via, per questo contrastò l’influenza del male”. Nelle leggende dalla Caldea ad Israele, egli è il capo dell’ordine di Virtù, Capo degli Arcangeli e Principe della Presenza. Gabriele significa “Dio è la mia forza”, ed egli viene generalmente considerato il secondo angelo in ordine di importanza nella tradizione ebraica, cristiana ed islamica. Le letture di Cayce sostengono che “Gabriele è certamente l’annunciatore”. Insieme a Michele egli è l’unico angelo chiamato per nome nel vecchio Testamento. Nella tradizione islamica è Gabriele colui che porta il messaggio di Dio a Maometto.
Nel Libro di Tobit (un libro apocrifo del Vecchio Testamento) viene menzionato Raffaele. Il suo nome significa “Dio ha guarito”. Le letture di Cayce identificano Raffaele con la bellezza e le arti, in concordanza con molte altre fonti. In una lettura, Cayce disse ad una persona che essa fu presente quando Raffaele iniziò a diffondere la sua influenza sulla Terra, dicendo: “Per questo le bellezze della natura, le capacità di rappresentare le bellezze della natura, fanno parte della tua stessa eredità. E fortunati in verità potranno essere coloro che un giorno potranno avere le opere delle tue mani. Perché un giorno esse dovrebbero essere preziose quasi come quelle di Raffaele, agli occhi di coloro che godono in pieno dei quadri di Dio della natura.” (3954-1)
Metatron è l’angelo col nome forse meno “angelico”, ma viene considerato il più elevato di tutti gli angeli. Egli viene chiamato “il Geova minore”, col significato che egli è Dio in una forma inferiore. Egli viene identificato con Mercurio, Ermete, Enoch e diversi altri personaggi chiave che - secondo le letture di Cayce - sono incarnazioni del Logos, del Verbo, del Cristo. Esiste perfino un collegamento fra Adamo (prima che peccasse) e Metatron, una connessione che anche le letture di Cayce vedono (364-7). E’ difficile dare un significato al nome, ma alcuni credono che derivi dal latino metator, “misuratore”, che certamente si adirebbe a Ermete, il quale misurava il peso del cuore di ogni anima per vedere se era abbastanza leggera per entrare nei cieli. In seguito egli annotava il risultato nei Rotoli o Libro della Vita. Metatron viene anche considerato lo scriba del cielo, come Ermete, e conserva “gli archivi di Metatron”. Nell’angiologia ebraica fu Metatron a fermare la mano di Abramo, impedendogli di sacrificare suo figlio Isacco.
Ad un certo punto, nelle attività celestiali degli angeli ebbe inizio una ribellione capeggiata da uno degli angeli più belli, Lucifero, il cui nome significa “portatore di luce” o “datore di luce” ed è associato con la stella del mattino, Venere. Negli scritti di Spencer, Lucifero è “l’angelo più luminoso, addirittura il Figlio della Luce.” Secondo le letture di Cayce, Lucifero, insieme ad alcuni compagni, compreso uno di nome Ariele, “produsse le influenze contrastanti nelle esperienze di Adamo nel Giardino.” (262-57) Ma Cayce dice che la ribellione iniziò in realtà nello spirito, molto tempo prima dell’esistenza fisica del Giardino dell’Eden. Afferma inoltre che ci fu una lotta per fermare questa ribellione. Gli angeli combatterono per evitare che la ribellione si estendesse in cielo. L’Apocalisse ci dice che Michele e i suoi angeli combatterono contro Satana e i suoi angeli, gettandoli sulla terra (Apocalisse 12,7-12).
Questi furono gli Angeli dell’Oscurità. La lista di questi angeli varia secondo le varie fonti, ma eccone alcuni: Lucifero, Ariele (una volta del Coro delle Virtù), Beelzebub (una volta del Coro dei Cherubini, il cui nuovo nome significa “Signore delle Mosche”), Belial (menzionato 178 volte nelle letture di Cayce, viene considerato da molti una forma di Satana, in precedenza del Coro delle Virtù), Leviatano (una volta del Coro dei Serafini), Procello (una volta del Coro dei Poteri), Raum (una volta del Coro dei Troni), Semyaza (una volta del Coro dei Serafini), Vual (una volta del Coro dei Poteri) e Azazel (una volta dell’Ordine dei Cherubini) contro cui Cayce lottò per difendersi da lui durante una lettura molto interessante che segue.
Sorprendentemente, una volta una persona chiese al Cayce addormentato di contattare Azazel, chiamandolo con uno dei suoi altri nomi, Azul. Azazel (anche Azael, Hazazel, Azul, Azrael col significato di “Dio fortifica”) è uno dei capi degli Angeli Caduti. Azazel insegnò agli uomini come fabbricare spade e scudi, e alle donne come abbellire le palpebre. Egli è “il cavalcatore del serpente, seduttore degli uomini, alfiere di Satana, e rifiutò di chinare la testa davanti all’Adamo appena creato da Dio”. Segue lo svolgimento della lettura di Cayce. Notate che Michele, il guardiano della Via, entra in questa conversazione per proteggere il vulnerabile Cayce.
“D: Potete contattare Azul [Azrael? Azazel?] per me?
R: Demetrius, Michele, [sì]; Azul, no.
D: Non potete?
R: Non possiamo.
D: Perché?
R: Ci sono delle barriere fra questo corpo e Azul, prodotte da ciò fra Demetrius e fra
Michele.
D: Potete contattare Azul per qualcun altro?
R: Non in queste condizioni; perché io, Michele, parlo da Signore della Via. Chinate la
testa, O voi che cercate di conoscere i misteri di quella vita che producono quei passi
incerti nella vita degli uomini quando non vengono applicati nel modo che è stato
stabilito dalla legge. O generazione arrogante ed adultera! Chi si avvicinerà al Trono
affinché voi possiate sapere che non c’è nessuno che supera il Figlio dell’Uomo nel Suo
approccio all’esperienza umana nel mondo materiale!
D: Non puoi rispondere alla domanda?
R: Certamente si può rispondere. Ma non qui.
D: Perché non vuoi rispondere a queste domande dal momento che desidero accertarmi
per poter essere d’aiuto?
R: A colui che cerca un segno quando si trova alla presenza della Massima autorità nella
Via non può essere dato un segno, a meno che nel corpo egli abbia fatto ciò che gli dà
il diritto di averlo.
D: Perché Edgar Cayce è circondato da tali vibrazioni ed entità sbagliate in questa grande
opera?
R: Perché c’è stata la battaglia continua con quelle forze con cui Michele ha lottato per il
corpo di Mosè. Colui che conduce o vorrebbe indicare la direzione è continuamente
assediato dalle forze che vorrebbero indebolire. Chi resiste fino alla fine porterà la
Corona. Chi aiuta a costruire avrà il diritto a ciò che egli costruisce nella sua
esperienza. Chi esita o vorrebbe ostacolare verrà ricevuto nel modo in cui egli
ostacola.” (2897-4)
Nella lettura 665-1, una lettura sulle vite data per una bambina di otto anni, Cayce sta tentando di elencare i soggiorni planetari di questa anima quando, secondo Glady Davis, la stenografa di Cayce, egli si interrompe per un lungo periodo di tempo. Ecco la registrazione di questa lettura:
“Per quanto riguarda i soggiorni astrologici, troviamo Venere con [una lunga pausa ...] Haniel è piuttosto la guida dell’entità, perché egli è il signore sovrano - producendo esperienze nell’entità di una che è delicata nelle sue scelte, producendo un indole che tende verso la finezza, che ricava il massimo da tutti i suoi rapporti con gli altri; creando facilmente amicizie e attingendo da quei rapporti forza e potere in modi e maniere che persino l’entità stessa - finché è passata attraverso le esperienze di rendersi tutt’uno con la maggiore forza di sviluppo - non comprenderà quanto al come questo avviene.”
Haniel (significa “grazia di Dio”) è l’angelo del mese di dicembre (la bambina era nata il 10 maggio) ed è, secondo Un Discorso Teologico degli Angeli, il “governatore di Capricorno e Venere”. Haniel è l’angelo che portò Enoch (il quale, secondo la Bibbia, non morì, bensì fu “portato a Dio”) dalla Terra al Cielo. Haniel è Ishtar, l’angelo dei caldei che governa Venere. Egli è un arcangelo ed è elencato fra i 10 sacri sefiroth (emanazioni).
Un Sefira (singolare di sephiroth) è un’emanazione iniziale dell’essere sacro di Dio durante la creazione dell’universo. Nella Cabala ci sono 10 sephiroth sacri e 10 sephiroth profani. Quelli sacri emanarono dal lato destro di Dio, mentre quelli profani emanarono da quello sinistro. Gustav Davidson paragona i 10 sephiroth sacri con i poteri o le intelligenze di Platone e con le emanazioni di luce degli gnostici.
Assumendo la forma di angeli, i sacri sefiroth sono composti di questi 10 angeli in questo ordine: Metatron (corona), Raziel (saggezza), Zaphkiel (comprensione), Zadkiel (compassione), Kamael (forza), Michele (bellezza), Haniel (vittoria), Raffaele (splendore), Gabriele (fondamento) e Metatron (regno). Notate che Metatrone è sia il primo che l’ultimo in questo elenco, cosa che lo collega di nuovo al Logos, a cui ci si riferisce come “Alfa ed Omega” nell’Apocalisse 22,13.
Quando si chiese a Cayce di rivolgere la sua attenzione ai sette angeli nell’Apocalisse, egli diede una risposta affascinante e quindi sviluppò quella risposta dando un senso più chiaro di come le influenze angeliche governano le nostre esperienze:
“D: I 7 angeli descritti in Apo.8-9 rappresentano forze spirituali che governano i vari piani dimensionali attraverso i quali le anime passano fra le incarnazioni sulla terra? Per favore spiegatelo.
R: Questa è un’ottima interpretazione. Sì.” (281-30)
Poi continua spiegando come il nostro sviluppo e la nostra applicazione della verità in questo mondo influenzano le nostre esperienze “nell’interim”, o quando siamo al di là di questo mondo. Dalla prospettiva di Cayce siamo al di là di questo mondo quando ci troviamo negli stati di morte, sonno (che egli chiamava un’ombra della morte), preghiera, meditazione o riflessione profonda.
Un’altra lettura ci incoraggia di comunicare con Dio: “Rendi noto al Signore quello che vorresti fare. La mente diventerà lucida in Lui. Attieniti a quella fede che hai in Lui il quale è capace di mantenere ciò che gli affidi, perché nelle sue braccia Egli ti porterà in alto - ed Egli incaricherà i Suoi angeli nei tuoi confronti. Affronta la luce! Avvicinati a Lui, Egli si avvicinerà a te.” (378-27)
Cayce disse che Dio parla ad ognuno di noi attraverso il nostro angelo, “attraverso il tuo sé che è l’angelo.” (1646-1) “Il viso dell’angelo stesso del sé è sempre davanti al Trono. Entra spesso in comunione con Lui.” (1917-1) In alcune letture disse che forse, di tanto in tanto, abbiamo agito come un angelo nei confronti di un’altra anima. Ecco un esempio: “L’entità ha guadagnato molto mediante la preparazione del sé per diventare un angelo ministrante per molti. Al presente, attività di tale natura o carattere diventano quindi spesso quelle influenze che dirigeranno l’entità - se il sé si aprirà alle forze spirituali.” (2034-1)
Ognuno di noi è un angelo negli eserciti celesti!
Da: Ancient Mysteries, giugno/luglio 2007




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Ultima modifica di Il Giglio il Sab Gen 28, 2012 4:41 pm - modificato 1 volta.

Il Giglio



Il rapporto tra Angeli e soldati viene sottilmente usato dall'iconografia che spesso rappresenta gli Angeli in vesti militari.
I primi angeli armati citati dalle Sacre scritture sono i cherubini, messi di guardia a oriente del giardino dell’eden dopo la cacciata di Adamo e Eva: la descrizione è molto scarna, ma si parla di una “spada dalla fiamma sfolgorante”, che indubbiamente indica un’arma. Certamente le armi non sono i primi attributi iconografici per le creature angeliche, tuttavia la definizione, che spesso ritorna, di esercito del Signore ha portato a intenderli secondo una gerarchia anche militare e a rappresentarli come soldati armati. Nella suddivisione dei nove cori angelici, nella seconda terna, le Dominazioni possono avere una spada che però è alternata a uno scettro, così come l’elmo ...

... può essere sostituito da una corona; nella terza terna, gli angeli che hanno un ruolo di comando e di guida sono i principati, che normalmente sono rappresentati armati in alternativa all’abbigliamento diagonale. Dopo i principati sono gli arcangeli che lottano contro il demonio (in riferimento all’Apocalisse) che possono essere rappresentati come soldati, in particolare Michele, citato come capo dell’esercito del cielo. Quindi parlare di Angeli con abbigliamento da soldati significa in genere riferirsi agli ordini dei Principati, delle Potestà, delle Virtù e soprattutto all'Arcangelo Michele, il Condottiero delle milizie celesti ed infatti il San Michele realizzato in mosaico al lato dell'Abside di Santa Apollinare in Classe a Ravenna è rivestito dalla clamide che serve per indicare l'appartenenza dell'arcangelo al culto militare. In genere San Michele è vestito secondo due modelli: alla maniera militare romana oppure che indossa l'armatura quattrocentesca vera e propria. Al primo modello che raffigura San Michele in lorica e calzari si rifanno i grandi modelli rinascimentali, come quello di Raffaello dipinto per Francesco I nel 1518 ed oggi esposto al Louvre di Parigi, a quello famosissimo di Guido Reni, nella chiesa di Santa Maria della Conciliazione a Roma o quello del Cavalier d'Arpino, oggi al museo di Capodimonte a Napoli. Fin dal Medioevo si diffuse un rapporto di parentela spirituale tra gli angeli (la militia celeste), i monaci contemplativi (i Miles Christi) ed i cavalli e i militari (i Miles Saeculi). Lungo i secoli, ufficiali e soldati, specialmente in tempi di guerra, si sono affidati al patrocinio degli angeli, in modo particolare San Michele. La Sacra Scrittura ci presenta il condottiero militare Maccabeo, cui; mentre si trovava in battaglia contro i nemici del popolo eletto, apparvero cinque uomini a cavallo discendenti dal cielo, che si misero tra gli Israeliti.

Due di questi Angeli presero Maccabeo tra di loro e proteggendolo da ogni lato con le loro corazze lo resero invulnerabile, nel mentre lanciavano dardi infuocati contro gli avversari (2 Mac. 10,293). Sempre nel secondo libro dei Maccabei al capitolo terzo viene presentata la vicenda di Eliodoro cacciato dal tempio dagli angeli di Dio. Il personaggio in questione è un primo ministro del regno oppressore di Siria. Il suo nome è Eliodoro, in greco “dono del dio Sole”; egli era stato compagno d’infanzia del re che ora serve, Seleuco IV, il quale essendo in difficoltà finanziaria a causa di un pesante debito pubblico contratto con i romani, l’aveva inviato a Gerusalemme per sequestrare il tesoro del Tempio. Eliodoro, favorito da un traditore, un alto funzionario del tempio di nome Simone, procede alla confisca, mentre in città si freme e si prega contro questo atto sacrilego. Il ministro, frattanto, si reca davanti alla sala del tesoro per la confisca. Ma, all’improvviso, ecco apparirgli un misterioso cavaliere che monta un possente destriero e che è preceduto da due giovani. Si tratta di una delle frequenti apparizioni angeliche che costellano i libri dei Maccabei e che incarnano la presenza divina accanto al popolo ebraico oppresso. I due giovani, quindi rappresentano i messaggeri angelici che scortano il Signore della storia.

Questi due spiriti celesti si mettono a flagellare con nerbate Eliodoro, lo scaraventano a terra, lo accecano con la luce che da essi emana, così da costringerlo a essere trasportato in lettiga fuori dal tempio. Di fronte a questa epifania trascendente, la scorta del ministro si rivolge al sommo sacerdote ebraico Onia III perché impetri la guarigione del loro padrone. Proprio mentre il sacerdote sta supplicando Dio, i due giovani angeli si ripresentano davanti a Eliodoro invitandolo a ringraziare il Signore e a proclamare al mondo la salvezza ottenuta dal dio di Israele. Ed è proprio questo che farà il ministro, appena guarito, suggerendo anche al re Seleuco IV di non inviare un’altra missione a Gerusalemme.

La scena di Eliodoro diverrà celebre nella storia dell’arte soprattutto con l’affresco che Raffaello eseguirà nel 1512 nelle Stanze Vaticane, interpretando l’evento come il trionfo della Chiesa, grazie all’intervento degli angeli, sui suoi avversari( tra la folla che assiste alla scena c’è anche il papa Giulio II in sedia gestatoria). San Paolo definisce la vita del credente su questa terra come una "militia", cioè un combattimento contro i nemici, che sono le potenze delle tenebre, per cui ogni cristiano autentico è un soldato dell'esercito di Cristo e può rivolgersi al Principe delle milizie celesti sia con l'antica preghiera di papa Leone XIII (che si recitava. dopo la Santa Messa): "San Michele Arcangelo difendici, nella lotta sii il nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del demonio.

Supplichevoli preghiamo che Dio lo domini e Tu Capo della Milizia Celeste, con il potere che ti viene da Dio incatena nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo per prendere le anime. Amen”. Oppure può recitare la breve preghiera a san Michele, che riassume in una felice sintesi, i valori umani e spirituali che la devozione di ogni poliziotto chiede al suo patrono: “ San Michele Arcangelo nostro celeste Patrono, che hai vinto gli spiriti ribelli -nemici della verità e della Giustizia- rendi forti e generosi, nella reverenza e nell’adesione alla legge del Signore, quanti la Patria ha chiamato ad assicurare tra i suoi cittadini concordia, onestà e pace affinché – nel rispetto di ogni legge- sia alimentato lo spirito di umana fraternità. Per questo, imploriamo dal tuo patrocinio rettitudine alle nostre menti, vigore ai nostri voleri, onestà ai nostri affetti per la serenità delle nostre case e per la dignità della nostra terra. Amen.”

di Don Marcello Stanzione
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Ultima modifica di Il Giglio il Sab Gen 28, 2012 4:39 pm - modificato 1 volta.

Il Giglio



http://www.hieros.it/angeli.htm

Con questo articolo si potrebbe ricostruire fedelmente un'ambientazione angelo- demoniaca con tanto di liste per esercito.....

Angelogia......nuova frontiera? nuovo impulso ludico? nuove ambientazioni di  RPG ,Wargame, ecc ecc. 0811

Talbot

Talbot

- In Italia, dove ci sono toponimi, chiese, monasteri, cappelle...... dedicate a san Michele, si ritiene dovuto ad una presenza dei Longobardi che erano molto devoti questo angelo guerriero.

GianniPN

GianniPN

Miei cari amici ... ...
CAMBIATE SPACCIATORE!!! affraid

... ... l'ultima che avete fumato era tagliata MALE Sleep Sleep Sleep

http://www.armatitalia.weebly.com

Talbot

Talbot


- si può fare di più....giocare al WH 40.000

Angelogia......nuova frontiera? nuovo impulso ludico? nuove ambientazioni di  RPG ,Wargame, ecc ecc. Cover-10

http://www.bibbia-alieni.it/?tag=l-il-libro-che-cambiera-per-sempre-le-nostre-idee-sulla-bibbia

- il bello è che l'Autore è stato traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni San Paolo........






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