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Le Crociate

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1Le Crociate Empty Le Crociate Gio Giu 02, 2011 10:49 am

Il Giglio





Visto che siamo in aria di ricostruire l'assedio di Gerusalemme, meglio rinfrescarsi la memoria , anche se con questo film di storico ci sia ben poco da rinfrescare, un pò di atmosfera la rievoca comunque.




Le Crociate Da Wikipedia

Le Crociate M4987510


Titolo originale Kingdom of Heaven
Paese USA/Gran Bretagna
Anno 2005
Durata 144 min.
192 min. (Director's cut)
Colore colore
Audio sonoro
Rapporto 2.35:1
Genere storico, guerra
Regia Ridley Scott
Sceneggiatura William Monahan
Produttore Ridley Scott
Casa di produzione 20th Century Fox
Distribuzione (Italia) Medusa Film
Fotografia John Mathieson
Musiche Harry Gregson-Williams
Interpreti e personaggi
Orlando Bloom: Baliano di Ibelin
Eva Green: Sibilla di Gerusalemme
Liam Neeson: Goffredo di Ibelin
Jeremy Irons: Tiberias
David Thewlis: Ospitaliere
Brendan Gleeson: Reginaldo di Chatillon
Marton Csokas: Guido di Lusignano
Ghassan Massoud: Saladino
Edward Norton: Baldovino IV di Gerusalemme
Alexander Siddig: Nasir
Jon Finch: Patriarca di Gerusalemme (Guglielmo di Tiro)
Iain Glen: Riccardo I d'Inghilterra

Doppiatori italiani
Massimiliano Manfredi: Orlando Bloom
Ilaria Latini: Eva Green
Roberto Alpi: Liam Neeson
Edoardo Siravo: Jeremy Irons
Angelo Maggi: David Thewlis
Francesco Pannofino: Brendan Gleeson
Massimo Rossi: Marton Csokas
Remo Girone: Ghassan Massoud
Loris Loddi: Edward Norton
Fabio Boccanera: Alexander Siddig


Le crociate è un film del 2005 diretto da Ridley Scott. La pellicola uscì nelle sale cinematografiche in contemporanea mondiale il 6 maggio 2005.

Trama
Baliano, maniscalco di uno sperduto villaggio francese, viene raggiunto da Goffredo di Ibelin, che gli rivelerà essere suo padre, conducendolo poi a Gerusalemme. Qui Baliano conosce diversi personaggi, a partire dal saggio re lebbroso Baldovino IV e dal malvagio Guido di Lusignano, passando attraverso il crudele Reginaldo di Chatillon e per l'affascinante principessa Sibilla, sorella del re. Baliano si ritrova così in un territorio sconosciuto, dove regna una precaria tregua d'armi tra il re e il sultano Saladino. La tregua però non può durare a causa della morte prematura del re e della nomina a re di Guido che vede nella guerra un'opportunità per costruirsi una fama e conquistare il potere. Quando Gerusalemme viene assediata da Saladino, toccherà a Baliano difendere la città e la sua popolazione. Ed egli dopo essere riuscito a difendere la città, la cede al nemico a patto che la popolazione non venga uccisa, e che possa andarsene senza che le venga fatto alcun male.

Produzione
Le riprese del film durate 135 giorni, sono iniziate il 12 gennaio 2004, si sono svolte tra il Marocco e la Spagna[1], e sono terminate a maggio 2004. Il budget per la realizzazione del film è stato di circa 130.000.000 $.[2]

Cast
Ottimamente assortito, seppur storicamente inconsistente, il cast del film vede Orlando Bloom nel ruolo di Baliano; l'attrice Eva Green è invece Sibilla, fascinosa principessa. Da segnalare l'efficace interpretazione di Edward Norton nel ruolo di Baldovino IV (ma assolutamente irriconoscibile poiché col volto sfigurato dalla lebbra e quasi sempre coperto da una maschera), e di Jeremy Irons che interpreta il conte Tiberias (Raimondo III di Tripoli). Saladino, nel doppiaggio italiano, ha la voce di Remo Girone.

Film
L'opera di Ridley Scott è quasi totalmente frutto di invenzione narrativa e quindi scarsamente basata su veridicità storiche. Scott infatti non ha mai fatto mistero (sia in occasione di questo film sia di altri, ad esempio Il gladiatore) di tenere poco alla veridicità storica e di preferire una reinterpretazione personale di una vicenda storica, piuttosto che un fedele ed accurato resoconto. In quest'ottica molte vicende del film si discostano notevolmente da quanto storicamente documentato: il re Baldovino IV viene rappresentato come una sorta di saggio pacificatore, in realtà era prima di tutto un guerriero; il protagonista Baliano di Ibelin fu davvero condottiero nella difesa di Gerusalemme ma le sue origini erano tutt'altro che umili, trattandosi di un nobile cavaliere franco, tra i più importanti crociati e feudatari del Regno di Gerusalemme. Sibilla era una regina cristiana molto volubile, ma era interessata alle sorti del regno di Gerusalemme più di quanto appaia nella pellicola; inoltre era sinceramente innamorata di Guido di Lusignano, personaggio che nel film viene rappresentato in maniera del tutto diversa dalla realtà documentata. Il Saladino viene dipinto come un altro pacificatore nonché sostenitore di ideali di cavalleria tipicamente occidentali; egli tuttavia era un guerriero a capo di un esercito di 200.000 uomini, e grande predicatore del jihad nonché brutale e senza scrupoli nel cercare a qualsiasi costo lo scontro con i crociati: non era "il feroce" condottiero un tempo dipinto in Occidente, ma nemmeno così riluttante alla guerra come nel film di Scott. A parte le differenze storiche (peraltro già ampiamente riscontrate ne Il gladiatore), Scott dipinge un monumentale e fantasioso affresco del secolo XII in Terra Santa, nel quale si ritrovano una fotografia e un'illuminazione molto ricercate (quasi un marchio di fabbrica per questo regista), una regia talvolta imponente e tutta la grandezza del cinema bellico di Hollywood. Con un efficace dispiego di mezzi ed effetti speciali il film non manca di sequenze spettacolari (l'attacco a Gerusalemme e tutta la battaglia finale), anche se, come detto, alla cronaca dei fatti si preferisce una parabola più romanzata, dove la giustizia e la rettitudine sconfiggono avarizia e malvagità.

Edizione director's cut
Del film è poi stata distribuita (solo in Home video) una versione director's cut. Secondo Ridley Scott non si tratta di una versione estesa, bensì del vero film come lui l'aveva concepito e voluto. E che non ha potuto distribuire al cinema per ragioni di durata. La director's cut presenta un montaggio diverso e più lungo di molte scene già presenti, oltre a nuovo materiale, allungando complessivamente la durata del film di oltre 45 minuti. In questa versione vengono maggiormente approfondite alcune cose: le origini di Baliano ed il contesto iniziale del film, le caratteristiche del protagonista (che non era affatto un semplice maniscalco, ma aveva già combattuto in guerra, progettato macchine d'assedio e strutture difensive), il rapporto tra Baliano e Guido di Lusignano (in questa versione c'è un duello tra i due alla fine del film in cui Baliano ha l'occasione di decidere se risparmiargli o meno la vita) e introduce inoltre tutta una nuova sottotrama relativa al figlio di Sibilla, erede al trono purtroppo segnato da un triste destino. Trama che viene introdotta, sviluppata e conclusa nel corso del film. Vengono inoltre accentuate ulteriormente le palesi critiche indirette alla religione cristiano-cattolica attraverso la figura negativa del patriarca di Gerusalemme. L'affresco che ne risulta è decisamente più ricco ed avvincente (cinematograficamente parlando), e la narrazione, che al cinema appariva talvolta frammentata e forzata, ne esce più lineare e coerente. Seppure, a tratti, più lenta perché riflessiva.

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