Venerdì 18 marzo ORE 20.30
TEATRO COMUNALE PIER PAOLO PASOLINI
a Casarsa della Delizia (PN)
INCONTRO CON LO STORICO ARRIGO PETACCO
Presentazione del volume
“Il regno del Nord. 1859: il sogno di Cavour infranto
da Garibaldi”, Mondadori editore.
Introduzione di Roberto Gargiulo
TEATRO COMUNALE PIER PAOLO PASOLINI
a Casarsa della Delizia (PN)
INCONTRO CON LO STORICO ARRIGO PETACCO
Presentazione del volume
“Il regno del Nord. 1859: il sogno di Cavour infranto
da Garibaldi”, Mondadori editore.
Introduzione di Roberto Gargiulo
Italia federale o Italia nazionale?
L’interrogativo, oggi di attualità, fu posto già agli albori del Risorgimento.
Anzi, alla vigilia dell’Unità nazionale, la Federazione italiana sembrava cosa fatta.
Cavour aveva in progetto, infatti, di “piemontesizzare” il Nord Italia e suddividere la penisola in tre Stati federali: il Regno di Sardegna, lo Stato della Chiesa e il Regno delle due Sicilie, sotto la virtuale presidenza del Papa.
Così Cavour nel 1859, prima della fine della seconda guerra d’Indipendenza, si era accordato in gran segreto con il governo borbonico:
il Regno di Sardegna avrebbe inglobato il Lombardo-Veneto, l’Emilia e la Toscana;
al Regno delle due Sicilie si sarebbero aggiunte l’Umbria e le Marche, tolte allo Stato della Chiesa mentre Roma sarebbe diventata capitale dell’Italia federale.
Tutto pareva organizzato, mancava soltanto l’approvazione di Francesco II, re di Napoli, che però, da devoto e timorato di Dio qual era, quando fu informato che il suo Regno si sarebbe arricchito delle due regioni papaline gridò al sacrilegio.
E il piano andò in fumo.
Poi Garibaldi, con l’appoggio della flotta britannica, sbarcò a Marsala... Il resto è noto
L’interrogativo, oggi di attualità, fu posto già agli albori del Risorgimento.
Anzi, alla vigilia dell’Unità nazionale, la Federazione italiana sembrava cosa fatta.
Cavour aveva in progetto, infatti, di “piemontesizzare” il Nord Italia e suddividere la penisola in tre Stati federali: il Regno di Sardegna, lo Stato della Chiesa e il Regno delle due Sicilie, sotto la virtuale presidenza del Papa.
Così Cavour nel 1859, prima della fine della seconda guerra d’Indipendenza, si era accordato in gran segreto con il governo borbonico:
il Regno di Sardegna avrebbe inglobato il Lombardo-Veneto, l’Emilia e la Toscana;
al Regno delle due Sicilie si sarebbero aggiunte l’Umbria e le Marche, tolte allo Stato della Chiesa mentre Roma sarebbe diventata capitale dell’Italia federale.
Tutto pareva organizzato, mancava soltanto l’approvazione di Francesco II, re di Napoli, che però, da devoto e timorato di Dio qual era, quando fu informato che il suo Regno si sarebbe arricchito delle due regioni papaline gridò al sacrilegio.
E il piano andò in fumo.
Poi Garibaldi, con l’appoggio della flotta britannica, sbarcò a Marsala... Il resto è noto
ARRIGO PETACCO (Castelnuovo Magra, 1929) è uno scrittore, giornalista e storico italiano.
È stato inviato speciale, direttore de La Nazione di Firenze e del mensile Storia Illustrata e autore di programmi televisivi.
Ha iniziato la sua carriera giornalistica a Il Lavoro di Genova diretto da Sandro Pertini.
Prolifico scrittore storico, ha sceneggiato vari film e realizzato numerosi programmi televisivi, in particolare con la Rai.
Nella sua attività giornalistica ha intervistato alcuni tra i protagonisti della Seconda guerra mondiale.
Nel 1983 ha vinto il Premio Saint Vincent per il giornalismo grazie alle sue inchieste televisive e nel 2006 il Premio Capo d’Orlando per il giornalismo.
Ha iniziato la sua carriera giornalistica a Il Lavoro di Genova diretto da Sandro Pertini.
Prolifico scrittore storico, ha sceneggiato vari film e realizzato numerosi programmi televisivi, in particolare con la Rai.
Nella sua attività giornalistica ha intervistato alcuni tra i protagonisti della Seconda guerra mondiale.
Nel 1983 ha vinto il Premio Saint Vincent per il giornalismo grazie alle sue inchieste televisive e nel 2006 il Premio Capo d’Orlando per il giornalismo.