effetivamente la non basettatura costringerà a fare ritocchi ai soldatini che si logorano con facilità perchè lo spostamento avviene con contatto diretto,quindi una volta salta uno scudo una volta il colore.
non è nemmeno così da tirare via perchè altrimenti si vede troppo il cartoncino sotto e un po di lavorazione non le fa male.
a mio avviso permette lo stesso di fare aggiunte "dioramistiche" con sassolini, erba oppure con caduti e feriti .la scenetta si può sempre creare come se fosse su base tradizionale ma senza creare lo stacco dal terreno.
fondamentalmente al di la del reg che si usi c'è la tendenza ad "impreziosire" la base rettangolare o quadrata che sia se non tonda facendone anche basi da esposizione.
la mia idea,sicuramente poco pratica perchè non ti permette di giocare in breve tempo,è quella di "sostituire" la "scenografia" della basetta inserendola direttamente sul campo di battaglia che deve essere ben curato.
con basi poi ridotte al minimo affiancando i vari"gruppi" cerco l'idea del movimento .
se poi imparano anche a camminare da soli....mi godo la battaglia in poltrona.
credo che fabio ,con la sua dialettica stile anglosassone, abbia più che bene chiarito il concetto della base e del suo astrattismo.
(.azzo..mi sembra di scrivere su di una rivista artistica patinata.meglio che vada a rileggermi le battute di Talbot)
inserisco una foto di una mezza unità stile Horse foot and gun in lavorazione per continuare a dare l'idea, sempre in 10mm
la parte in nero è "lavorabile" e facilmente inseribile su un campo di battaglia.
e poi mi sembra di ritornare alle prime battaglie inventate dove ogni soldatino era un soldatino accanto ad altri,mosso separatamente e senza base che non fosse il supporto proprio.
magari faccio un reg. dove per eliminare il nemico bisogna, dopo aver controllato se è a distanza e in vista si dica "pam ! ti ho beccato bastardo ! muori" altrimenti il nemico si salva senza bisogno di provare un tiro-dado salvezza.
accidenti a me quanto chiacchero