- Durante i vari episodi dei combattimenti, narrati da Giuseppe BANDI
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Bandi
in I MILLE DA GENOVA A CAPUA . BUR 1981
occorsi nella battaglia di Milazzo ( 17 e 24 luglio 1860 )
http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Milazzo_(1860)
uno in particolare può attrarre l’interesse del giocatore di skirmsih;
- Quanto accaduto, come vedremo, infatti, sembra proprio riferirsi ad una simulazione di tipo skirmish in cui viene modellato l’incontro fra fanteria poco esperta, in terreno – sembra abbastanza aperto - contro determinata cavalleria alla carica, e, in un primo momento, senza la presenza di Ufficiali che abbiano i fanti sotto controllo.
- Ma poi, sembra uno scenario dalla casa editrice, arriva l' Ufficiale – niente di meno che Garibaldi ! – che raddrizza la situazione, ma viene coinvolto personalmente nel combattimento e per un momento deve cavarsela da solo all’arma bianca e protetto dalla scorta...... ; ed il ns autore ci dà anche varie versioni dei fatti, quasi delle varianti di gioco !
- Io penso a Song of Drums & Shako e 61 65 della GANESHA,- napoleonico e guerra civile americana - ma credo che ciascuno potrà fare riferimento al proprio reg. preferito.
- Ci sono tante situazioni tipiche:
- la paura di fronte alla Cav. in Carica = test di rotta - ,
- Tiro poco efficace che fanti poco addestrati avevano contro la Cavalleria in carica = malus sul Tiro - ,
- la loro vulnerabilità all’Aperto,= bonus per il Cav.
- la relativa sicurezza che attengono quando usano bene il Terreno,= malus alla Cav.
- e - incredibile ma vero – hanno bisogno di un Ufficiale che gli dica come cavarsela = aumenta la possibilità di Attivazione;
- il fuoco bene organizzato e micidiale che invece viene prodotto da truppe Addestrate e Veterane = Qualità superiore delle truppe e dei fucili, + presenza di Sottufficiali - (guide e carabinieri)
- ed il rischio che un Generale poteva ancora correre se si avventurava – come faceva Garibaldi – sulle prime linee, per cui decisiva diventava la presenza o meno di una Guardia del Corpo. = regole per la Guardia del Corpo e = fattori alti nel CaC del nostro intrepido Generale !
- teniamo inoltre presente che, a differenza di Catalafimi, ( pag. 151 citato ), quando Garibaldi e Bandi avevano avuto più fiducia nella baionetta fino al punto di costruire picche !, qui l'esercito garibaldino ha distribuito fra le sue fila 8.000 carabine a canna rigata e 400.000 cartucce arrivate - finalmente - dal Piemonte. ( Cavour aveva mollato, diciamo..).
Leggiamo ora il brano di BANDI.
........pag 256 ed BUR 1981
“ il nemico aveva lanciato, poco innanzi, contro non so qual battaglione di volontari, uno squadrone di usseri, e questi usseri sulle prime avevano sgominato un po’ di nostri fantaccini , ma accorso Garibaldi, le cose cambiarono subito di aspetto, ed gli usseri trovarono pane pei loro denti.
Ora narrerò come udii narrarlo io, poco dopo che fu accaduto, un fatto notissimo a tutti, ma le particolarità del quale dettero luogo a parecchie versioni, molto diverse fra di loro.
Il gran Capitano, dopo aver liberati i fantaccini dalla paura dei cavalli tanto terribili per loro, incoraggiandoli a ripararsi dietro gli alberi e a sfolgorarli con bene aggiustati tiri, si trovava in campo accompagnato dal capitano Statella, da Missori, da poche guide e da un manipolo di carabinieri genovesi .
Ora accadde che certi usseri i quali si erano spinti molto innanzi caricando in foraggieri, - come suol dirsi quando si carica alla spicciolata, se ne tornassero verso il loro esercito bersagliati dai colpi dei volontari, che si appiattivano dietro gli alberi e le siepi. Il capitano degli usseri, che galoppavano innanzi, veduto Garibaldi, si spinse subito innanzi a lui colla sciabola alzata; ma Garibaldi aspettando a piè fermo, afferrò con erculea forza il cavallo per la briglia, e parato il colpo che il capitano gli menava, rispose con un fendente che spaccò la testa all’assalitore e lo precipitò giù di sella.
Mi narrano che Garibaldi, nel fermar di botto il cavallo, gridò al capitano: - “ Arrenditi , o cane ! “
Per fortuna, coloro che accompagnavano Garibaldi non erano persone indegne di far compagnia a quell’eroe: e così il bravissimo Missori con certi colpi felici di revolver stramazzava 2 cavalieri, mentre lo Statella atterrava un gigantesco sergente, che faceva atto di precipitarsi sul generale.
In proposito di questo sergente, c’è chi dice che avesse già afferrato Garibaldi cogliendolo all’improvviso, proprio nel punto in cui aveva atterrato il capitano, e fosse riuscito a rovesciarlo a terra e a cacciarselo sotto, mentre una palla di revolver di Statella gli faceva cadere il cavallo.
Ho udito anche dire che Garibaldi, tratto fuori il pugnaletto che era solito aver sempre alla cintola, si liberasse con un bel colpo da quel terribile abbracciamento.
Ma la più incredibile delle narrazioni reca che il sergente cadde morto prima di giungere a Garibaldi.
Comunque fosse, il resto del drappello degli usseri venne malconcio dai tiri delle guide e dei carabinieri, e pochi di quei bei cavalieri ebbero la sorte di rientrare sani e salvi a Milazzo.
Gente che assisté a quel glorioso episodio mi disse che Garibaldi, volgendosi a Missori, esclamo: “ Grazie, Missori, m’avete salva la vita ! “
- per il Conte Vincenzo Statella - della grande nobiltà siciliana, che morirà in una carica di cavalleria alla battaglia di Custoza ( 1866 )
http://it.wikipedia.org/wiki/Statella#cite_note-4
- per Giuseppe Missori:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Missori
- Il bello è che lo stesso episodio viene narrato dell’illustre scrittore francese Alessandro Dumas - quello dei Tre Moschettieri – che seguì come giornalista, sostenitore, diciamo press agent Garibaldi nella campagna siciliana.
- Qui sembra che addirittura il combattimento di Garibaldi non derivi del colpo di mano audace degli Ufficiali borbonici, ma dal fatto che lui stesso e la sua scorta si erano messi in mezzo alla strada per tagliare la ritirata agli Ussari oramai in fuga di fronte al fuoco preciso dell’élite garibaldina. E che questo episodio determini poi il crollo il quel settore del fronte borbonico.
“ Allora la fanteria napoletana s’apre e dà il passaggio a una carica di cavalleria
che si avventa per riprendere il pezzo. Gli uomini del colonnello Dounne, poco
abituati al fuoco, si dividono a’ due lati della strada in luogo di sostenere la carica
alla baionetta, ma a sinistra sono trattenuti da’ fichi d’India, a dritta da un muro. La
cavalleria passa come un turbine: da’ due lati i Siciliani allora fanno fuoco – la
esitanza d’un momento è svanita.
Moschettato a destra ed a manca, l’uffiziale napoletano s’arresta e vuol tornare
indietro, ma ecco in mezzo alla via serrargli il passaggio il generale Garibaldi,
Missori, Statella e cinque o sei uomini. Il generale salta alla briglia del cavallo
dell’uffiziale gridando: Arrendetevi. L’uffiziale, per tutta risposta, gli tira un
fendente: il generale Garibaldi lo para, e d’un colpo di rovescio gli spacca la gola.
L’uffiziale vacilla e vien giù: tre o quattro sciabole sono alzate sul generale, che
ferisce uno degli assalitori d’un colpo di punta. Missori ne uccide altri due, e il
cavallo d’un terzo con tre colpi di revolver. Statella mena la mani dalla sua parte, e
ne cade un altro. Un soldato, smontato di sella, salta alla gola di Missori, che a
bruciapelo gli fracassa la testa con un quarto colpo di revolver.
Durante questa lotta di giganti, il general Garibaldi ha rannodato gli uomini
sgominati.
Egli carica con loro, e mentre riesce di sterminare o di far prigioni i cinquanta
cavalieri dal primo fino all’ultimo, incalza alla fine colle baionette, secondato dal
resto dal centro, i napoletani, i Bavari e gli Svizzeri. I Napoletani fuggono: i Bavari
e gli Svizzeri tengono fermo un momento, ma fuggono essi pure. La giornata è
decisa, la vittoria non è ancora, ma la sarà dell’eroe dell’Italia
- ecco la " foto " dell' epoca, in attesa di fare noi il ns plastico ?
- immagini dell'esercito borbonico:
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_degli_Eserciti_dei_Regni_di_Sicilia,_Napoli_e_delle_Due_Sicilie#Galleria_immagini
- During the Battle of Milazzo (1860) Garibaldi was surprised by a charge of Bourbon Hussars and ran life-threatening. He saved himself with a hand to hand combat and with the help of his comrades who made good use of their revolvers.
- The episode is recounted by Giuseppe Bandi who participated in the expedition and noticed it in
" Expedition of the Thousand, from Genoa to Capua ".
- I think it may be a good starting point for a skirmish, with GANESHA 61 65, for example.
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Bandi
in I MILLE DA GENOVA A CAPUA . BUR 1981
occorsi nella battaglia di Milazzo ( 17 e 24 luglio 1860 )
http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Milazzo_(1860)
uno in particolare può attrarre l’interesse del giocatore di skirmsih;
- Quanto accaduto, come vedremo, infatti, sembra proprio riferirsi ad una simulazione di tipo skirmish in cui viene modellato l’incontro fra fanteria poco esperta, in terreno – sembra abbastanza aperto - contro determinata cavalleria alla carica, e, in un primo momento, senza la presenza di Ufficiali che abbiano i fanti sotto controllo.
- Ma poi, sembra uno scenario dalla casa editrice, arriva l' Ufficiale – niente di meno che Garibaldi ! – che raddrizza la situazione, ma viene coinvolto personalmente nel combattimento e per un momento deve cavarsela da solo all’arma bianca e protetto dalla scorta...... ; ed il ns autore ci dà anche varie versioni dei fatti, quasi delle varianti di gioco !
- Io penso a Song of Drums & Shako e 61 65 della GANESHA,- napoleonico e guerra civile americana - ma credo che ciascuno potrà fare riferimento al proprio reg. preferito.
- Ci sono tante situazioni tipiche:
- la paura di fronte alla Cav. in Carica = test di rotta - ,
- Tiro poco efficace che fanti poco addestrati avevano contro la Cavalleria in carica = malus sul Tiro - ,
- la loro vulnerabilità all’Aperto,= bonus per il Cav.
- la relativa sicurezza che attengono quando usano bene il Terreno,= malus alla Cav.
- e - incredibile ma vero – hanno bisogno di un Ufficiale che gli dica come cavarsela = aumenta la possibilità di Attivazione;
- il fuoco bene organizzato e micidiale che invece viene prodotto da truppe Addestrate e Veterane = Qualità superiore delle truppe e dei fucili, + presenza di Sottufficiali - (guide e carabinieri)
- ed il rischio che un Generale poteva ancora correre se si avventurava – come faceva Garibaldi – sulle prime linee, per cui decisiva diventava la presenza o meno di una Guardia del Corpo. = regole per la Guardia del Corpo e = fattori alti nel CaC del nostro intrepido Generale !
- teniamo inoltre presente che, a differenza di Catalafimi, ( pag. 151 citato ), quando Garibaldi e Bandi avevano avuto più fiducia nella baionetta fino al punto di costruire picche !, qui l'esercito garibaldino ha distribuito fra le sue fila 8.000 carabine a canna rigata e 400.000 cartucce arrivate - finalmente - dal Piemonte. ( Cavour aveva mollato, diciamo..).
Leggiamo ora il brano di BANDI.
........pag 256 ed BUR 1981
“ il nemico aveva lanciato, poco innanzi, contro non so qual battaglione di volontari, uno squadrone di usseri, e questi usseri sulle prime avevano sgominato un po’ di nostri fantaccini , ma accorso Garibaldi, le cose cambiarono subito di aspetto, ed gli usseri trovarono pane pei loro denti.
Ora narrerò come udii narrarlo io, poco dopo che fu accaduto, un fatto notissimo a tutti, ma le particolarità del quale dettero luogo a parecchie versioni, molto diverse fra di loro.
Il gran Capitano, dopo aver liberati i fantaccini dalla paura dei cavalli tanto terribili per loro, incoraggiandoli a ripararsi dietro gli alberi e a sfolgorarli con bene aggiustati tiri, si trovava in campo accompagnato dal capitano Statella, da Missori, da poche guide e da un manipolo di carabinieri genovesi .
Ora accadde che certi usseri i quali si erano spinti molto innanzi caricando in foraggieri, - come suol dirsi quando si carica alla spicciolata, se ne tornassero verso il loro esercito bersagliati dai colpi dei volontari, che si appiattivano dietro gli alberi e le siepi. Il capitano degli usseri, che galoppavano innanzi, veduto Garibaldi, si spinse subito innanzi a lui colla sciabola alzata; ma Garibaldi aspettando a piè fermo, afferrò con erculea forza il cavallo per la briglia, e parato il colpo che il capitano gli menava, rispose con un fendente che spaccò la testa all’assalitore e lo precipitò giù di sella.
Mi narrano che Garibaldi, nel fermar di botto il cavallo, gridò al capitano: - “ Arrenditi , o cane ! “
Per fortuna, coloro che accompagnavano Garibaldi non erano persone indegne di far compagnia a quell’eroe: e così il bravissimo Missori con certi colpi felici di revolver stramazzava 2 cavalieri, mentre lo Statella atterrava un gigantesco sergente, che faceva atto di precipitarsi sul generale.
In proposito di questo sergente, c’è chi dice che avesse già afferrato Garibaldi cogliendolo all’improvviso, proprio nel punto in cui aveva atterrato il capitano, e fosse riuscito a rovesciarlo a terra e a cacciarselo sotto, mentre una palla di revolver di Statella gli faceva cadere il cavallo.
Ho udito anche dire che Garibaldi, tratto fuori il pugnaletto che era solito aver sempre alla cintola, si liberasse con un bel colpo da quel terribile abbracciamento.
Ma la più incredibile delle narrazioni reca che il sergente cadde morto prima di giungere a Garibaldi.
Comunque fosse, il resto del drappello degli usseri venne malconcio dai tiri delle guide e dei carabinieri, e pochi di quei bei cavalieri ebbero la sorte di rientrare sani e salvi a Milazzo.
Gente che assisté a quel glorioso episodio mi disse che Garibaldi, volgendosi a Missori, esclamo: “ Grazie, Missori, m’avete salva la vita ! “
- per il Conte Vincenzo Statella - della grande nobiltà siciliana, che morirà in una carica di cavalleria alla battaglia di Custoza ( 1866 )
http://it.wikipedia.org/wiki/Statella#cite_note-4
- per Giuseppe Missori:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Missori
- Il bello è che lo stesso episodio viene narrato dell’illustre scrittore francese Alessandro Dumas - quello dei Tre Moschettieri – che seguì come giornalista, sostenitore, diciamo press agent Garibaldi nella campagna siciliana.
- Qui sembra che addirittura il combattimento di Garibaldi non derivi del colpo di mano audace degli Ufficiali borbonici, ma dal fatto che lui stesso e la sua scorta si erano messi in mezzo alla strada per tagliare la ritirata agli Ussari oramai in fuga di fronte al fuoco preciso dell’élite garibaldina. E che questo episodio determini poi il crollo il quel settore del fronte borbonico.
“ Allora la fanteria napoletana s’apre e dà il passaggio a una carica di cavalleria
che si avventa per riprendere il pezzo. Gli uomini del colonnello Dounne, poco
abituati al fuoco, si dividono a’ due lati della strada in luogo di sostenere la carica
alla baionetta, ma a sinistra sono trattenuti da’ fichi d’India, a dritta da un muro. La
cavalleria passa come un turbine: da’ due lati i Siciliani allora fanno fuoco – la
esitanza d’un momento è svanita.
Moschettato a destra ed a manca, l’uffiziale napoletano s’arresta e vuol tornare
indietro, ma ecco in mezzo alla via serrargli il passaggio il generale Garibaldi,
Missori, Statella e cinque o sei uomini. Il generale salta alla briglia del cavallo
dell’uffiziale gridando: Arrendetevi. L’uffiziale, per tutta risposta, gli tira un
fendente: il generale Garibaldi lo para, e d’un colpo di rovescio gli spacca la gola.
L’uffiziale vacilla e vien giù: tre o quattro sciabole sono alzate sul generale, che
ferisce uno degli assalitori d’un colpo di punta. Missori ne uccide altri due, e il
cavallo d’un terzo con tre colpi di revolver. Statella mena la mani dalla sua parte, e
ne cade un altro. Un soldato, smontato di sella, salta alla gola di Missori, che a
bruciapelo gli fracassa la testa con un quarto colpo di revolver.
Durante questa lotta di giganti, il general Garibaldi ha rannodato gli uomini
sgominati.
Egli carica con loro, e mentre riesce di sterminare o di far prigioni i cinquanta
cavalieri dal primo fino all’ultimo, incalza alla fine colle baionette, secondato dal
resto dal centro, i napoletani, i Bavari e gli Svizzeri. I Napoletani fuggono: i Bavari
e gli Svizzeri tengono fermo un momento, ma fuggono essi pure. La giornata è
decisa, la vittoria non è ancora, ma la sarà dell’eroe dell’Italia
- ecco la " foto " dell' epoca, in attesa di fare noi il ns plastico ?
- immagini dell'esercito borbonico:
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_degli_Eserciti_dei_Regni_di_Sicilia,_Napoli_e_delle_Due_Sicilie#Galleria_immagini
- During the Battle of Milazzo (1860) Garibaldi was surprised by a charge of Bourbon Hussars and ran life-threatening. He saved himself with a hand to hand combat and with the help of his comrades who made good use of their revolvers.
- The episode is recounted by Giuseppe Bandi who participated in the expedition and noticed it in
" Expedition of the Thousand, from Genoa to Capua ".
- I think it may be a good starting point for a skirmish, with GANESHA 61 65, for example.