LEPANTO 7. X. 1571
Il tramonto dei remi … … l’alba della navigazione a vela e dei cannoni
Il tramonto dei remi … … l’alba della navigazione a vela e dei cannoni
Cenni storici
Contrariamente a quanto fatto fino ad ora, questi Cenni storici saranno un po’ diversi!!!!
Invece del solito richiamo e/o sunto dell’evento, vorrei evidenziare episodi che hanno attirato la mia attenzione/curiosità.
Se vorrete li potrete autonomamente approfondire
Nello specifico:
- Solimano il magnifico e il suo successore il sultano Selim
- Gli ottomani preparano la flotta. Al Marcantonio Barbaro i segnali del “biscotto”
- L’invasione di Cipro
- Il fallimento del 1570. L’occasione persa
- L’assedio di Famagosta e il martirio del Bragadin
- 1571 … tutti d’accordo!? Si parte da Messina
- L’impiccagione del capitano Muzio Alticozzi da Cortona
- Cala improvvisamente il vento. Il segno di Dio
- Le galeazze “travestite” da navi da carico
- Il ferimento e la successiva morte del Barbarigo
- L’incauta manovra del Doria
- Gli innumerevoli atti di coraggio dei singoli contendenti
- L’uccisione di Alì Pascia e di Mehmet Scirocco
- La fuga di Uluç Alì e il suo ritorno da “vincitore” con al traino la Capitana di Malta
- La vittoria “annunciata” della Lega Santa. 1815 cannoni contro i 750 turchi
- La poca coesione dell’alleanza non sfrutta la schiacciante vittoria
Bibliografia
Per maggiori informazioni vi invito a cliccare su:
http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Lepanto
http://www.arsbellica.it/pagine/moderna/Lepanto/Lepanto.html
e/o a leggere i seguenti libri che mi sono stati di indispensabile supporto:
- La battaglia di Lepanto. 5 ottobre 1571
di Roberto Gargiulo
- Lepanto
di Ugo Del Col
- Lepanto 1571. The greatest naval battle of Reinassance
di Angus Konstam
- Lepanto. La battaglia dei tre imperi
di Alessandro Barbero
- Accadde a Famagosta. L'assedio turco ad una fortezza veneziana ed il suo sconvolgente finale
di Gigi Monello
- La croce e la mezzaluna: Lepanto 7 ottobre 1571, quando la cristianità respinse l'islam
di Arrigo Petacco
- Le Battaglie che cambiarono il mondo
di Sergio Masini
Come ci siamo arrivati
Un anno e mezzo di letture appassionanti
Le primissime navi di Fabio ... ... da cui nacque una sincera amicizia!!!
Le conferenze di P.Cardini &A.Barbero e dell'immancabile Roberto Gargiulo.
L’arsenale di Metaponto di Igino Fazion
La lettura di diversi regolamenti tra cui:
Remi e catene di G.Fedele
Capitana di R.Lucas
Lepanto di U.Del Col
fino ad arrivare a QUELLO GIUSTO … … Capitano da Mar di S.Izzo
C’è stato subito feeling con questo regolamento; semplice ma curato … di dinamiche immediate ma storiche … pochi dadi e una sola tabella riassuntiva!!!!
La fortuna è stato di poterlo provare direttamente con l’autore, un pomeriggio immersi nella beltà delle valli e delle montagne friulane.
Purtroppo c’è di mezzo anche la sfortuna … …
Stefano ritorna in Afghanistan … finisce la sua missione … viene trasferito ad altra sede … ci si perde per circa 6 mesi!!!!!!
Non mi rimane che continuare a testare il regolamento con la mia pazientissima poiché i miei compagni d’arme sono ALLERGICI al navale
Poi la svolta!!!
Ci si ritrova con Stefano … si fanno un altro paio di demo a Portogruaro e Caneva e siamo pronti, con un pizzico d’azzardo a sbarcare in quel di Venezia
La ricostruzione
Ospiti della manifestazione VENEZIAGIOCA! che si è svolta presso la Sala San Leonardo in Canareggio 1584 a Venezia il 19 novembre 2011 gli Spadoni&Cannoni sbarcano in laguna per proporre lo scenario in oggetto.
Allo scopo sono stati impiegati:
un tavolo di dimensioni 100 x 180 cm
36 Navi in scala 1 a 1200 della Langton e sapientemente dipinte dal Fiorentin e dal Fazion; di cui:
16 navi Lega Santa a riprodurre le 6 galeazze e le 206 galee
20 navi Ottomane per le 216 galee e 64 galeotte
Considerando un rapporto tra le forze in campo in scala 1 a 13 circa
Hanno partecipato alla battaglia:
Stefano al comando della flotta della Lega Santa e
Maurizio&Gianni al comando della flotta Ottomana
Schieramenti
FLOTTA DELLA LEGA SANTA
- Ala sinistra o Corno al comando di Agostino Barbarigo
1 galeazza (A. Bragadin)
1 capitana (A. Barbarigo)
2 galee
- Centro o Battaglia al comando di don Giovanni d’Austria
1 galeazza (F. Duodo)
1 Real (don Giovanni d’Austria)
1 capitana (M. Colonna)
1 capitana (S. Venier)
4 galee
- Ala destra o Corno al comando di Gian Andrea Doria
1 capitana (G.A. Doria)
2 galee
- Riserva al comando di don Alvaro de Bazan
1 capitana (don A. de Bazan)
FLOTTA OTTOMANA
- Ala sinistra o Corno al comando di Uluç Alì
1 lanterna (Uluç Alì)
4 galee
2 galeotte
- Centro o Battaglia al comando di Alì Pascià
1 Sultana (Alì Pascià)
1 lanterna (Pertau Pascià)
1 lanterna (Hassan Pascià)
4 galee
- Ala destra o Corno al comando di Mehmet Shauruk Pascià
1 capitana (M. Shauruk Pascià)
3 galee
- Riserva al comando di Amurat Dragut Rais
1 galea (A. Dragut Rais)
1 galeotta
La battaglia
Coordinate geografiche: 38°12′N 21°18′E - 38.2°N 21.3°E
Abbiamo giocato la battaglia cercando di ricostruire, almeno in parte, quanto storicamente avvenne.
La tattica della flotta Ottomana (meno dotata a livello di armamenti ma ricca di uomini d’equipaggio) consta nell’aggredire al centro l’avversario, vincere lo scontro sul suo Corno sinistro dove vanta un rapporto favorevole di legni e impegnare tenendo a distanza l’ala sinistra veneziana considerata la più forte!
La lega santa conta sul fattore sorpresa delle sue galeazze e sulla sua maggiore potenza di fuoco.
Pronti … via!
Impressionante il volume di fuoco della flotta santa sia come quantità che come precisione.
Moltissimi i colpi andati a segno, soprattutto al centro dello schieramento turco ed in particolare sulla SULTANA.
“Particolare” il comportamento di Suluc Mehmet (Corno destro turco) … … sembra tergiversare piuttosto che attirare su di sé le attenzioni dei veneziani, anche se già al 3° turno vede una sua galea bruciare ed affondare.
La riserva ottomana appoggia male il centro del proprio schieramento e si scontra con una delle 2 galeazze subendo la peggio!
Meglio vanno le cose sul proprio Corno sinistro, ove la riserva del Bazan deve precipitarsi a soccorrere il Doria per evitare guai peggiori .
Il Corno destro detto dei Genovesi, ha sì perso due galee ma continua a combattere strenuamente impedendo al turco di sfondare e attaccare il fianco dello schieramento.
Ma è al centro che si decide lo scontro.
Al 5° turno affondano due delle 4 galee sotto i colpi dell’artiglieria e le restanti navi giungono sì al contatto per l’arrembaggio ma con pesantissime perdite sia allo scafo che alle truppe.
Mentre il Barbarigo tiene a bada il proprio fianco sinistro e il Doria con l’aiuto del suddetto marchese di Santa Cruz strenuamente combatte senza cedere sul suo Corno, i combattimenti uomo contro uomo che si sviluppano al centro dei 2 schieramenti sono sanguinossissimi.
Presa su più lati l’ammiraglia turca si difende con i denti ma al 6° turno viene ucciso l’Ali Pascià, la sua testa issata su una picca e mostrata a tutti i combattenti.
Il morale dei turchi, già messo a dura prova dal susseguirsi degli scontri che non li vedono favoriti, subisce un colpo durissimo che fa collassare anche l’ultima strenua resistenza.
Mentre al centro terminano gli ultimi combattimenti … … sia i legni sotto il comando di Uluc Alì sia quelli di Suluc Mehmet decidono di ritirarsi e di dirigersi verso lidi più tranquilli.
La flotta della Lega santa conta diversi danni agli scafi e molte perdite in termini di equipaggi, situazione che gli impedisce di inseguire il nemico ormai in rotta e fa sì che si debba accontentare della vittoria sul campo!!!
Moltissime le foto scattate a testimonianza della battaglia; le potrete trovare tutte cliccando:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.282208138491936.61555.100001082576524&type=1&l=17f8f542d3